Il guerriero non è taoista, buddista, confuciano, cristiano, induista o può essere tutte queste cose. Il guerriero segue il principio del corso naturale delle cose, quei principi universali che si trovano in ogni cultura e in ogni tempo.




sabato 24 maggio 2008

L'Italia reale e quella virtuale...

Facendo un giro per i blog mi arriva un'immagine degli italiani diversa da quella reale; sarà perchè la rete sarà fatta in modo che è più facile, rispetto alla realtà, trovare gente simile a te, sarà perchè hai possibilità di accesso ad un numero maggiore di persone, ma scopri che ci sono persone che si rendono conto di cosa sta succedendo in italia, trovi persone che pensano e che si indignano.....

Per me è frustante incontrare nella vita reale gente che sembra in uno stato di stordimento nel quale sembra non abbia capacità di scelta e si adegua alla massa, che decide di votare a destra quando l'ultimo governo è di sinistra e a sinistra quando l'ultimo governo è di destra, che non si stupisce per il fatto che l'italia venga governata da gente che ha problemi con la giustizia, che non si sbalordisce quando si presenta alle elezioni qualcuno solo perchè qualcun'altro un giorno di punto i bianco gli dice "ma perchè non ti presenti come assessore?", che non comprende che quello che segue alla tv non è politica ma talk-show, che non si indigna per quello che ci rifilano in tv (per me potrebbero abolirla), che scambia il giornalismo per realtà, che non si pone proprio il problema del perchè in italia si continua a investire sull'emergenza e non sulla prevenzione, che non è seriamente preoccupata dal fatto che in italia i fondi per la ricerca sono troppo pochi, e comunque l'elenco sarebbe lungo. Su internet trovi parecchia gente che si fa queste domande, perchè nella vita di tutti i giorni trovi solo la gente "stordita"?...e poi ti chiedi qual'è la gente virtuale e quella reale!?.....al dire il vero sono un pò confusa!

7 commenti:

CRAMPO ha detto...

Per la serie: io non avrei saputo scriverlo meglio!
Condivido tutto quello che hai scritto.
Tramite internet è più facile trovere persone che la pensa diversamente dalla massa di zombie che vaagano in giro però temo che siamo una ristretta minoranza :(

paolo petruzzelli ha detto...

Grazie x la lettura serale

con un post cosi' finisce che mi innamoro

^___^

ciao

a presto

Falunaa ha detto...

la stessa cosa me la chiedo anche io, senza riuscire a darmi una risposta; in giro sento sempre più discorsi che ahnno molta più affinità con l'animale che con migliaia di anni di pensiero. Sento sempre più lupi e sempre meno umani, sempre più esseri freddi pronti a scannarsi per un tozzo di pane quando il mondo ci dona l'abbondanza. Non so come rispondermi, spero che qualcosa accada, che la coscienza collettiva faccia un salto in avanti dettato dal bisogno del divino, di quel qualcosa in più che sentiamo nel profondo mancare; spero che l'umanità si trovi davanti ad una scelta e scelga col cuore e non con la pancia o con gli ochhi fissi su un televisore. Ciao

Taranera ha detto...

La mia confusione nasce dal pensiero che siamo circondati da un mare di persone con tante bocche e un solo orecchio.
Quindi tante ma tante parole e ascolto zero.Qui invece assaporo un aria di ascolto profondo e ne sono molto felice.
Ciao

Viviana B. ha detto...

...Forse internet salverà il mondo... :-D
Comunque anch'io, nel mondo "reale" trovo molte più persone che sembrano zombie, completamente incapaci di reggere una conversazione che non verta su calcio/Veline/IlGrandeFratello...
La rete, in un certo qual modo, annulla lo spazio: ci si incontra con chi condivide il nostro modo d'essere e sentire, non importa se questi vive a chilometri e chilometri di distanza; nel mondo "vero", invece, ci si imbatte nel becero coinquilino e nell'ottuso compaesano... perchè sono lì.
Un abbraccio virtuale ma molto, molto reale!

ishin ha detto...

*fabio: è molto bello quello che scrivi.
*taranera: si ancora per fortuna in certi posti si respira aria buona.
Benvenuti nel mio blog, è frequentato da un gruppetto di guerrieri che ogni tanto si fermano a bere una tazza di tè e fare quattro chiacchiere. Se non praticate arti marziali alcune cose che scriviamo vi potranno apparire incomprensibili o bizzare. Ma è bello sentire altri punti di vista. Vi aspetto.

rik ha detto...

chi scrive in un blog è reale, il suo pensiero è reale...

il mezzo è virtuale, ma il virtuale è realtà esso stesso

poi se uno lo usa per nascondersi, o ne abusa, allora commette errori reali non virtuali

la realtà è una, non ci illudiamo anzi non ci inganniamo

questo penso...

ma tra lo scrivere e il dare la faccia realmente, l'essere coerenti...ne passa; è difficile la virtù

saluti da Riccardo