Il guerriero non è taoista, buddista, confuciano, cristiano, induista o può essere tutte queste cose. Il guerriero segue il principio del corso naturale delle cose, quei principi universali che si trovano in ogni cultura e in ogni tempo.




sabato 17 aprile 2010

I post dei guerrieri: Wu Wei

Wu Wei 無 為, il non agire, è uno dei principi più importanti e meno compresi del taoismo: solitamente Wu Wei è inteso come una sorta di passiva rassegnazione, un lasciar perdere; tutt’altro il non agire descrive il movimento del Tao ed è il mezzo per vivere in armonia con l’ordine naturale. E' il fatto che gran parte del mondo non osserva il Wu Wei a originare tutte le sciagure dell’esistenza umana. Wu Wei è quindi quell’azione priva di ogni intervento innaturale ed egoistico. Non agire non significa ignoranza o rinuncia al coinvolgimento restando inattivi, Wu Wei indica il vivere secondo il Tao, la volontà del Cielo; in tal modo ogni nostra azione sarà spontaneamente corretta.
Fonte: http://albypingitore.blogspot.com/search?updated-max=2009-06-09T12%3A06%3A00%2B02%3A00&max-results=5

Lo stile degli otto trigrammi

Lo stile degli Otto Trigrammi trae la sua origine dal Libro dei Mutamenti. Tutte le idee ed i principi del libro sono serviti come pilastro per realizzare l'architettura di questo stile, a cui si somma la conoscenza acquisita in centinaia di anni di storia ed evoluzione nel campo delle arti marziali. Grazie alla selezione ed al raffinamento della moltitudine delle tecniche ad opera del fondatore Dong Hai Chuan, si è ottenuto il miglior concentrato possibile, che, opportunamente adeguato a concezioni del tutto nuove e mai conosciute prima, ha dato origine a questo grande stile, chiamato Baguazhang.
Con riguardo alle profonde basi teoriche che animano questa disciplina affascinante, preme rammentare che il Libro dei Mutamenti è un testo risalente a più di 4000 anni fa, che ha influenzato le idee e la cultura cinese, a tutti i livelli,per migliaia di anni. La sua origine è attribuita a quattro saggi: Fu Xi, il re Wen, suo figlio il duca di Zhou e Confucio. Ciascuno di loro, nei vari secoli, ha contribuito alla stesura del testo finale che è giunto fino a noi. E’ un opera che appartiene alla cultura mondiale e dalla quale non si può prescindere poiché racchiude in sé la saggezza di uomini di immensa spiritualità e capacità intellettuale, in grado di decifrare le leggi cosmiche e proporle utilizzando un linguaggio ad architettura aperta che lascia spazio all’interpretazione ed alla ricerca personale. Esso rappresenta un messaggio di grande insegnamento per le generazioni future, affinché possano condurre una vita in armonia con la natura ed il suo fluire.
Si dice che il Libro dei Mutamenti sia così vasto che la sua sapienza racchiuda la norma di Cielo e Terra. Per questo, tutto ciò che da esso origina e che segue correttamente i suoi principi, partecipa a questo stato di grandezza, sintonizzandosi per così dire, sulla stessa frequenza del fluire cosmico.
Questo è il motivo per cui il Maestro Zhang Du Gan ribadisce spesso ai suoi studenti l’idea che il Baguazhang sia uno “stile Grande”, essendo profondamente legato alle leggi universali della natura. Molti studenti pensano, invece, che l’aggettivo “Grande” si riferisca semplicemente al numero di praticanti di Baguazhang nel mondo, o alla sua fama negli ambienti delle arti marziali cinesi.
Ma quali sono le corrispondenze del Libro dei Mutamenti con i movimenti e le posture del corpo nel Baguazhang?
Nel Dazhuan, che costituisce un famoso commentario dell’I Ching (Yijing ), è scritto:”il cielo è alto la terra bassa”. Le disquisizioni su cosa implichi questa affermazione sono così numerose che non basterebbe un testo di commento per esaurirle tutte. Da essa origina la distinzione tra alto e basso nella struttura dello spazio, fino a sviluppare ed applicare lo stesso concetto alla comprensione delle priorità nella vita, alle classi sociali, alla politica ed ai rapporti lavorativi.
Anche il nostro corpo è un piccolo universo e, come tale, contiene in sé queste distinzioni. Nell’eseguire un movimento, ad esempio, ci sono parti del corpo che hanno la precedenza su altre o che hanno un ruolo più rilevante rispetto ad altre. Il nostro pensiero (Yi) diventa quindi la guida, l’imperatore, che invia un segnale al comandante, la vita – ossia i fianchi – che, a sua volta, smista i compiti ai sudditi, costituiti da braccia e gambe. Dall’intenzione quindi arriveremo al movimento di tutte le articolazioni del corpo, anche le più piccole, con la vita che ne dirige e guida i movimenti.
Così come certi esagrammi la cui immagine rappresenta un processo di avanzamento iniziano il loro mutamento dalla prima linea in basso, proseguendo fino all’ultima linea in alto, l’avanzamento del corpo inizia dalla spinta dei piedi ( che stanno in basso ). La spinta viene poi trasmessa alla vita attraverso le articolazioni delle gambe, e da questa distribuita alle estremità del corpo nella direzione del bersaglio da colpire. Alla fine i piedi seguiranno il corpo, chiudendo l’azione all’unisono con le mani. In altri termini, quando gli occhi vedono l’opportunità dell’azione, l’intenzione (Yi) comunica alla vita la direzione, la vita allinea le braccia verso il punto prestabilito. Poi Yi trasmette ai piedi l’impulso, i piedi forniscono la spinta necessaria a far muovere ancora la vita e tirare avanti il passo. Per effetto di tale spinta, le braccia si muoveranno rapidamente per colpire il bersaglio con velocità e potenza, giungendo all’impatto quasi contemporaneamente alla cadenza del passo. Va osservato come l’avanzamento inizi dai piedi, la radice, e si concluda ancora nei piedi. Un antica canzone tradizionale recita:”Quando la mano arriva, il passo deve seguire. Se la mano arriva, ma il passo tarda, la potenza (del colpo n.d.r.) sarà debole”.
Questa è una delle ragioni per la quale si afferma che nel Baguazhang camminare sia la pratica principale. Quanto illustrato descrive il metodo corretto per muovere il corpo in linea con il principio di distinzione tra Cielo e Terra, alto e basso, padre e figlio, sovrano e suddito, radice ed estremità, come è ampiamente spiegato nell’I Ching. Se analizziamo questo principio da un punto di vista meccanico, è interessante notare come ciò che precede abbia maggiore potenza, rispetto a ciò che segue: pertanto si deve muovere per prima la parte del corpo che consente di trasferire tutta la potenza all’articolazione successiva fino all’estremità, producendo così un impatto più intenso. Secondo un ulteriore tra le molte possibili letture, il Cielo è alto la terra bassa significa pure che nell’universo tutto ciò che ha un peso tende a scendere verso il basso, mentre ciò che è leggero tende a salire in alto. Attenendoci a questa legge, nel Baguazhang bisogna lasciar cadere verso il basso ciò che è pesante, ciò, a livello corporeo, si ottiene applicando alle articolazioni una forza costante e fluida verso il terreno, con il contemporaneo svuotamento del torace ed il riempimento del basso addome (QiChen Dan Tian).
Al contrario, il bacino, la nuca e la colonna vertebrale tendono a tirare leggermente verso l’alto: il risultato è un corpo ben radicato in basso, solido e ben connesso verso l’alto, nel rispetto del principio di congiunzione bilanciata tra i due opposti Yin e Yang. Esistono innumerevoli corrispondenze, alcune evidenti, altre molto meno, che gli studenti apprendono migliorando nel loro livello di pratica. Ad esempio, le otto posizioni eseguite camminando su un cerchio di otto passi corrispondono agli otto trigrammi, così come le sessantaquattro forme corrispondono ai sessantaquattro esagrammi; mentre la forma chiamata “You Shen LianHuan Zhang” è composta da 384 movimenti, come il numero dei segni che combinano i 64 esagrammi, e di qui attraverso ulteriori combinazioni che divengono infinite.
Queste sono solo alcune corrispondenze evidenti, ma ciò che gli studenti devono cercare di approfondire sono i principi interni che regolano i movimenti, e che originano dal Libro dei Mutamenti, di cui abbiamo offerto qualche breve cenno in questo articolo.
Fonte:http://www.facebook.com/topic.php?uid=312923945436&topic=12457

sabato 3 aprile 2010

Dal complesso al semplice dal semplice al complesso...

...da quando pratico Baguazhang (pochissimo tempo), è come se mi avessero dato la chiave per capire tutte le altre arti marziali, mi rendo sempre più conto dell'importanza di certi principi che non vengono applicati solo a tutte le arti marziali ma a tutti gli sport, a tutti i movimenti, a tutti i fenomeni della natura, forse dell'esistenza...tutto questo è straordinario. Nel momento in cui prendi dimestichezza con questi principi tutto diventa facile, il complesso semplice....waw!!!

Forma Madre


Xiao Hu non riusciva più a trattenersi. Era troppo che aspettava di sapere qual'era il segreto ultimo del Cerchio. Ogni volta che aveva cercato di andare oltre, aveva avuto risposte secche e per nulla chiare. Spesso gli veniva risposto: "taci e cammina", altre volte "capirai più avanti", ma lui non capiva.

Lao Shi era arrivato, si era seduto e lo guardava con aria divertita. "Vuoi sapere qual è il segreto ultimo del Cerchio? Ne sei sicuro? E se non capissi?" Xiao Hu guardò il Maestro con grande rispetto ma anche con una grande aspettativa. "Voglio provare!", disse, e restò in silenzio.

"Il Cerchio è la Grande Forma Madre. Quando non sai una cosa, la chiedi alla madre, e lei te lo spiega. Ma questo funziona fino a quando hai una certa età. Dopo le risposte che avrai non sono più giuste, perchè sono le risposte di tua madre, non le tue. Quando pratichi Baguazhang, sai che il Cerchio ha tutte le risposte, ma chi deve trovarle sei tu".

Lo sguardo di Xiao Hu era ancora teso all'ascolto, cercava di capire. "Non basta copiare il movimento, anzi è la cosa più sbagliata. Occorre capire il senso di ciò che avviene, e questo lo puoi trovare solo nella pratica a due. Tu sai che tutti i cerchi sono già nel Cerchio, devi solo avere pazienza e continuare a cercare fino a quando i cerchi si riveleranno".

"Ma allora - sbottò Xiao Hu - le Forme non hanno senso!" "Sbagliato! Le Forme sono lo Yin della pratica a due, che è lo Yang. Senza le Forme il combattimento non ha struttura e non ha dove crescere, resta limitato. Senza il Combattimento, la forma è un mero copiare e ripetere movimenti che non hanno spessore, densità, direzione e senso. Non hanno lo Yang del Principio Attivatore".

"La Forma delle forme è il Cerchio. Ti voglio aiutare. Ogni Cerchio contiene tutte le dimensioni dell'Uomo. Quante sono? Altezza, larghezza, profondità, ma poi c'è il tempo e lo spirito. Tutto avviene dentro queste dimensioni. Le dimensioni cambiano secondo il tempo e lo spirito. Il Cerchio di trasforma di continuo. Se quando pratichi ritrovi questo, il tuo Baguazhang diventerà vero molto presto".

Xiao Hu guardò Lao Shi con perplessità. Da un lato sapeva che questo era vero, dall'altro non sapeva come arrivarci. Come se gli leggesse nel pensiero, Lao Shi concluse: "La fretta è cattiva consigliera. Abbi pazienza. Se vuoi Forme, puoi trovarle dovunque, corri e ne avrai quante ne vuoi. Ben più difficile è capire quei principi che le legano tutte insieme. Se cogli quei principi, ogni Forma diventerà chiara, e saprai distinguere ciò che è buono da ciò che non lo è, chi è capace da chi no, e a che livello è ognuno. Ma adesso non lo sai. Decidi tu, i miei insegnamenti vanno ad una sola forma: Il Cerchio".

Detto ciò, Lao Shi si alzò e scomparve, lasciando Xiao Hu silenzioso nella notte.

giovedì 1 aprile 2010

La mia via...


Camminare in cerchio è estremamente importante.

Si deve contrarre prima di rilasciare.
Si deve lasciare prima di ritornare.
I cambi e i giri sono vuoti e pieni,
Questi concetti costituiscono il metodo per camminare.

Quando cammini, cammina come il vento.
Quando sei fermo, sii inchiodato al terreno.
Bai bu, kou bu, gira e cambia continuamente,
Questi passi devono essere chiari e differenziati

Il bacino è la fonte della potenza.
Il qi è l'origine dalla quale tutti i movimenti derivano.

Gli occhi sono la strada della percezione.
Gli occhi devono percepire e comprendere le sei armonie.
Le sei combinazioni esterne sono la spalla e l'anca,
il gomito e il ginocchio,
e la mano e il piede.
Le sei combinazioni interne sono il cuore e l'intenzione,
l'intenzione e il qi,
e il qi e la forza.
Collega tutte queste con il movimento del corpo.
Questa è la cosa più importante.

Cammina come un drago,
Siedi come una tigre.
Scorri come un fiume.
Sii quieto come una montagna.

Mani yin-yang si muovono su e giù secondo la volontà.
Braccia e spalle devono essere basse e rilassate.
Fai scendere il qi nel dantien.

Lo spirito deve abbracciare anch'esso le sei armonie.
Tieni chiara la mente.
Sii focalizzato e non ti distrarre.
Il qi scorre naturalmente in tutto il corpo.
Bai bu, kou bu, usali con attenzione e sii consapevole di ogni dettaglio.

Girare, cambiare, passo avanti, passo indietro,
tutti sono guidati dal bacino.

Le mani colpiscono tre, camminare sette.

Braccia e gambe devono essere unite nel movimento e scorrere insieme.
Non esitare o ritardare, questo causerà danno.
Il movimento deve essere naturale e senza esitazioni.

Non andare troppo in alto per afferrare o bloccare l'avversario,
Questo ti esporrà al pericolo.
Se il nemico ti colpisce basso,
Non ti sporgere per bloccarlo.
Lavora dai tuoi punti di forza,
Usa la tua intelligenza ogni volta.

Prima di colpirlo,
La tua mente l'ha già colpito.

Dai il benvenuto al vento, lascia andare il vento