Il guerriero non è taoista, buddista, confuciano, cristiano, induista o può essere tutte queste cose. Il guerriero segue il principio del corso naturale delle cose, quei principi universali che si trovano in ogni cultura e in ogni tempo.




lunedì 13 dicembre 2010

Nuovi sguardi

Ci sono cose che abbiamo davanti ai nostri occhi, cose che ci hanno accopagnato per tutta la vita, che sono state sempre li accanto a noi, potenzialmente visibili a noi...eppure non vi abbiamo mai prestato attenzione, non le vedevamo......è incredibile scoprire la meraviglia di vedere con nuovi occhi...a voi è capitato?

mercoledì 1 dicembre 2010

Cambio di direzione...

Un praticante di Baguazhang è in grado di cambiare posizione e movimenti per reagire istantaneamente a ogni situazione.

domenica 28 novembre 2010

Le vie della VIA...

E' vero le vie della VIA sono tortuose e in alcuni momenti incomprensibili, ci sono momenti in cui tutto ti sembra perduto, in cui consideri i tuoi sogni solo sogni e senti che la tua vita sia un Tao che non gira più...c'è stato un tempo in cui ho pensato che il Maestro come l'avevo io in testa non potesse esistere, che fosse solo un sogno, poi c'è stato un tempo in cui pensavo di aver chiuso con le arti marzali definitivamente, non trovavo più un mio luogo, una mia arte, un mio Maestro...poi con un tentativo a cui non credevo neanche io ricominciai per l'ultima volta a cercare e pian piano ho trovato quello che mai avrei potuto immaginare, un kung fu come non l'avevo mai fatto ma solo sognato, un ambiente e un metodo didattico oltre le mie aspettative e un Maestro che oggi ho visto muoversi come Acqua....non avevo mai visto nulla di simile in vita mia, avevo solo letto e immaginato certi movimenti ma oggi sono rimasta incantata senza poter staccare gli occhi dal quel meraviglioso spettacolo di saggezza ed eleganza....forse i sogni esistono ma solo per chi è disposto a non arrendersi, solo per chi fa ogni giorno senza mai stancarsi il vero kung fu.....

Il fiore perfetto è una cosa rara.
Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata.

venerdì 26 novembre 2010

I post dei guerrieri: mente comune

Un giorno un giovane monaco si recò dal suo Maestro e gli chiese:

"Maestro come dovrei mettere in pratica il Tao?"
Il Maestro gli rispose:
"Mangia quando hai fame e dormi quando sei stanco."
Il giovane monaco, stupito, replicò:
"Ma non è ciò che fanno quasi tutti?"
"No" gli rispose il Maestro "non è quello che fanno quasi tutti. I più coltivano mille desideri mentre mangiano, e sciolgono mille nodi mentre dormono."

Quanti si svegliano al mattino rimuginando ancora problemi del giorno precedente? Dovremmo prendere tutto ciò che minaccia la nostra pace mentale e gettarlo via. Dovremmo vivere secondo la nostra natura originale, perchè la mente comune è il Tao.

Fonte: http://primavereautunni.blogspot.com/

venerdì 19 novembre 2010

Trigramma del cielo



Gli otto trigrammi base del sistema di divinazione dell' I- Ching, sono stati creati osservando le incrinature su un guscio di tartaruga e simboleggiano le otto forze primordiali dell'Universo.Combinate in 64 esagrammi, rappresentano le conseguenze dell' interazione di queste forze una con l'altra.
Chien è' il principio di superiorità. E' il creatore.L'organo che gli corrisponde è la testa. Simboleggia il capo, colui che governa."Chien" é il padre degli altri trigrammi.

I post dei guerrieri: 危機 (wei ji)

Oggi siamo tutti in crisi, ogni giorno leggiamo sul giornale della crisi economica, insomma pare che crisi sia una parola molto utilizzata, quante volte diciamo "ah guarda in questo periodo sono proprio in crisi" quasi per darci una giustificazione o per evitare eventuali scocciature / problemi.
Diamo alla parola crisi un significato completamente negativo, ma come il Tao insegna non può esserci solo negatività in una cosa, allora è interessante capire che la parola stessa crisi (krisis) nell’antica Grecia significava, allo stesso tempo, sia pericolo che decisione, e addirittura se osserviamo l'ideogramma cinese di wei ji vediamo che è composto da 2 simboli: pericolo e opportunità.
Quindi alla fine ogni crisi o cambiamento nella nostra vita lo potremmo vedere come una opportunità di cambiamento, credo che soprattutto crescendo l'uomo tenda a diventare sempre più statico e rigido aggrappandosi alle certezze (che poi certe non sono eheheh) e vivendo il cambiamento come una sorta di fatica angosciante.. piuttosto dovremmo imparare a essere più morbidi, cedevoli, come insegnano le Arti Marziali.
Non è facile sicuramente però credo che dare alla crisi anche una valenza in parte positiva ci faccia evitare di piangerci addosso e comunque tutto questo mostra che possiamo diventare parte attiva e non subire un destino che non ci piace.
Fonte
http://samurai73.blogspot.com/

I post dei guerrieri: "MIZU NO KOKORO"

"MIZU NO KOKORO", letteralmente lo spirito come l'acqua, questo modo di dire giapponese è spesso utilizzato nella pratica delle Arti Marziali proprio per indicare l'adattabilità alle diverse situazioni. In particolare rende molto bene questa idea, uno scritto che vi riporto tratto da "I 10 principi di saggezza":

principio nr.2
Colui che è saggio vive con la semplicità dell' acqua. Questa non si inchina a nessuno, oppure permane immutabile ed eterna. Si adegua ad ogni recipiente senza sminuirsi di valore, con il freddo si indurisce come il diamante. E' fragile ed impetuosa, utile ed armoniosa. Porta con se la linfa vitale del divenire, senza superbia nè vanità.
Fonte
http://samurai73.blogspot.com/

martedì 16 novembre 2010

Pulizie di primavera..fuoristagione

Mi sento viva:
entra nella mia vita solo quello che mi restituisce vitalità
adesso voglio decidere io
basta persone e situazioni che inaridiscono la mia linfa vitale
voglio attorniarmi delle mie piccole cose
cose speciali
cose mie

domenica 14 novembre 2010

Rialzarsi


Non facciamo che quello che ci manca nella vita non ci faccia più vedere la meraviglia che abbiamo intorno!!!

giovedì 11 novembre 2010

Il mio lavoro duro...



Sii forte...la tua concentrazione deve essere più concentrata.....LA VITA PUO' MANDARCI AL TAPPETO MA NOI CI RIALZIAMO....ricorda sempre forte!

mercoledì 10 novembre 2010

Toccare....essere dentro la vita...

Confucio una volta andò a visitare un villaggio. Vide in un giardino un vecchio giardiniere e suo figlio che attingevano ac qua da un pozzo. Confucio si chiese se il vecchio fosse a conoscen za del fatto che tori e cavalli venivano ora usati per attingere acqua dai pozzi. Andò dal vecchio e gli disse: "Amico mio, non sai che c'è ora una nuova invenzione? La gente attinge acqua dai pozzi con l'aiu to di cavalli e tori. Perché lo fai tu?". Il vecchio replicò: "Parla pia no, ho paura che il mio giovane figlio ti ascolti". Confucio chiese: "Cosa vuoi dire?" Il vecchio rispose: "Sono al corrente di queste in venzioni, ma non voglio che mio figlio perda il contatto con la fa tica fisica, perché perderebbe anche il contatto con la Vita".

giovedì 4 novembre 2010

Solitudine


Il guerriero cammina solo lungo la Via......è doloroso ma non riesce a fare diversamente, perchè un vero guerriero, non scende mai a compromessi, non sceglie il sicuro, non sceglie la massa, non sceglie la via più facile...è per questo che spesso li vedrete da soli lungo la Via a camminare mentre le lacrime scorrono sul loro volto...

Mi piacerebbe molto non essere un guerriero
ma non riesco ad essere altro

domenica 10 ottobre 2010

I post dei guerrieri: il distacco

Scritto da Mushin il 10.10.2010

C’é una lezione molto fraintesa dello Zen e di molti modi simili di affrontare la vita come lo Stoicismo o il Buddhismo. Questa lezione è la lezione del distacco. Secondo questo fondamento di molte dottrine, la libertà sta nel non essere legati al mutare della realtà.

Ti succede qualcosa di brutto, o perdi qualcosa di buono. Ma non devi preoccuparti: perché qualcos’altro di buono arriverà prima o poi. Arriva sempre.

Questo modo di pensare può essere giusto. Ma non sempre sano. Perché l’aspetto negativo del distacco è solo la superficie del concetto. Se ci si ferma alla superficie si resta intrappolati in un inferno dove niente ha valore! Non vale la pena di sbattersi per difendere alcunché! Perché faticare se tanto tutto è caduco e tutto perisce?

Un insegnamento buddhista vede la vita come un ponte e chiama stolto chi vi costruisce la casa. Ma ciò che non dice è che parimenti stolto è chi attraversa questo ponte di fretta. Senza essere presente.

La teoria del distacco è proprio questo: essere eternamente presenti. Dove eterno non vuol dire ‘per sempre’ ma ‘in ogni attimo’. Significa godersi le cose belle e soffrire per le brutte, senza preferire le une alle altre. Significa viverle davvero perché liberi dalla paura che cambiando possano morire.

Secondo il distacco se hai una cosa bella non è niente per cui affliggersi nel caso in cui non ci sia più. Ma non vuol dire che non abbia valore! Bensì che in questo modo sei totalmente libero di decidere cosa abbia valore e cosa no. Senza la paura di sbagliare o di perdere.

Le cose belle sono uniche: preservale. Anche se ne dovessi vivere un milione. Le cose brutte sono uniche: vivile ad occhi aperti e impara. Ma non programmare di causarti le une o le altre con leggerezza. Perché la preferenza è il primo, tenero germoglio dell’attaccamento.

giovedì 30 settembre 2010

Grazie


Apprezzo molto le persone autentiche e che hanno il coraggio di essere se stesse.
Nonostante ci siano molte cose che mi addolorino
apprezzo chi smette di fuggire per affrontare il mio sguardo.
Almeno questo!

martedì 28 settembre 2010

I diversi volti di ishin: sto bene

Direzione e mutamento


Il Tao è la via, la direzione....non è un modo di dire, ma l'iconografia tao (che non è il diffusissimo simbolo bianco e nero ma invece un cerchio) significa direzione...ogni qual volta cominciamo qualcosa, andiamo verso una direzione quello è il tao, mentre ogni volta che cambiamo direzione, ogni volta che c'è un cambiamento quello è il bagua...quindi ognuno di noi, qualunque arte marziale pratichi trova nella sua pratica il tai chi e il bagua, ogni volta che va verso una direzione e poi fa un cambio della stessa.

mercoledì 22 settembre 2010

Adoro nutrirmi di essenza non di apparenza

La mia VIA...


Così familiare......

............

Allora chiudi gli occhi stasera (prima di addormentarti) non pensare a niente e lasciati trasportare dal cuore e prova ad ascoltare la vocina che c'è dentro (come faccio io) e poi pian piano vedi......

martedì 21 settembre 2010

STO BENE


Questo film sembra la storia di ishin....sorrido e sto bene

lunedì 20 settembre 2010

Affacciarsi a nuovi mondi: comportamento animale


C'è una meraviglia davanti ai nostri occhi basta solo scoprirla...
mi sto affacciando ad un nuovo mondo...
anche se i miei occhi ne sono stati affascinati fin da quand'ero bambina......
crescendo vediamo sempre meno cose,
eppure queste stesse cose sono sempre rimaste davanti ai nostri occhi

Il puma: un felino timido e pericoloso

Centrarsi: Solo voglia di stare sola
Il puma è il più grande felino annoverato tra i felini di piccole dimensioni. E’ un animale solitario e timido che solitamente si tiene alla larga dall’uomo e dai suoi insediamenti.

domenica 19 settembre 2010

Chiacchiere tra guerrieri: discutendo della via attorno ad un tè fumante...


Di seguito uno dei post dei guerrieri (Samurai 73), come sempre mi riconosco nelle parole degli altri guerrieri e le vostre sensazioni, considerazioni sulla VIA si confondono con le mie...in grassetto le parole che risuonano di più dentro di me:
"La Via del Guerriero dura tutta la vita, eppure spesso l'abilità consiste semplicemente nel mantenere il sentiero" disse qualcuno molto saggiamente..

E' settembre, tempo di ricominciare la pratica oppure per chi non l'ha mai smessa di affrontare un nuovo anno, un nuovo ciclo di insegnamenti, e mi chiedevo (cercando dentro di me) con quale spirito affrontare la cosa.

Inizialmente quando muoviamo i primi passi nella Via tutto sembra bello, curioso, divertente poi man mano che ci addentriamo vediamo molti compagni che lasciano, altri che assumono uno spirito negativo lasciandosi corrompere dalla competizione, dalla ricerca dei risultati facili e poi abbiamo gli istruttori, i Sifu, i Sensei che vista la loro natura mortale alle volte sbagliano e alimentano le fiamme della maldicenza e dell'insoddisfazione.

Per questo nuovo ciclo di studi non mi pongo traguardi particolari, semplicemente voglio restare nella Via fermo come una montagna e flessibile come un ramo al vento: la cosa più difficile a quanto pare..

Quando avevo tre anni..mia madre mi presentò agli elementi.....



Quando avevo tre anni mia madre mi portò sulla cima di una collina...e mi presentò agli elementi. Per prima cosa mi presentò alle Quattro direzioni (EST, SUD, OVEST e NORD). " Chiedo una benedizione speciale per questo bambino. Voi che circondate le nostre vite e che ci fate andare avanti, per favore proteggetelo e fate in modo che la sua vita sia equilibrata". Poi mi fece toccare con i piedini la Madre Terra. "Cara Madre e Nonna Terra un giorno questo bambino camminerà, giocherà e correrà su di Te. Ogni giorno cercherò di insegnargli ad avere rispetto di Te. Ovunque andrà per favore abbi cura di lui". Venni quindi presentato al Sole. "Nonno Sole splendi su questo bambino, mentre cresce, fai in modo che ogni parte del suo corpo sia normale e forte, non solo fisicamente. Ovunque sia circondalo con la tua energia calda e piena d'amore. Sappiamo entrambi che nella sua vita ci saranno giorni pieni di nuvole: per favore, raggiungi con i tuoi raggi questo bambino e mantienilo sempre al sicuro". Mia madre mi sollevò e lasciò che la brezza mi avvolgesse, mentre si rivolgeva al vento "Per favore riconosci questo bambino. A volte soffierai con forza, a volte sarai molto gentile, ma lascia che lui cresca imparando il valore della Tua presenza in ogni momento, mentre vivi su questo pianeta". Fui presentato all'acqua. "Acqua senza di Te non possiamo vivere. L'Acqua è vita. Chiedo che questo bambino non conosca mai la sete". Mia madre mi cosparse la fronte di cenere, dicendo: " Fuoco brucia gli ostacoli che mio figlio incontrerà nella vita. Libera la sua strada, affinché non inciampi lungo il sentiero che lo conduce ad imparare ad amare e rispettare tutte le forme di vita". Quella stessa sera venni presentato alla luna piena e alle stelle. Questi elementi avrebbero seguito la mia crescita , le mie corse sul tappeto d'erba offertomi da mia Madre e Nonna Terra, mi avrebbero seguito anche quando avrei inspirato l'aria che mantiene la vita e che fluisce all'interno del mio corpo....crescendo, sentivo di appartenere a questa famiglia , grazie alle relazioni che la mia gente aveva stretto con questi elementi ...ci sentivamo parte della natura.....eravamo allo stesso livello. Rispettavamo ogni singolo filo d'erba, ogni singola foglia d'albero, ogni cosa.
Fonte: Bear Heart "Il vento è mia madre"

venerdì 17 settembre 2010

Preghiera di Yellow Lark, capo indiano Sioux

O Signore, la cui voce sento nei venti

e il cui respiro dà vita a tutto il mondo, ascoltami.

Vengo davanti a te, uno dei tuoi tanti figli.

Sono piccolo e debole:

ho bisogno della tua forza e della tua saggezza.

Lasciami camminare tra le cose più belle

e fa’ che i miei occhi ammirino il tramonto rosso e oro.

Fa’ che le mie mani rispettino ciò che tu hai creato,

e le mie orecchie siano acute nell'udire la tua voce.

Fammi saggio,

così che io conosca le cose che tu hai insegnato,

le lezioni che hai nascosto in ogni foglia, in ogni roccia.

Cerco forza,

non per essere superiore ai miei fratelli,

ma per essere abile a combattere

il mio più grande nemico: me stesso.

Fà che io sia sempre pronto a venire con te,

con mani pulite e occhi diritti,

così che quando la vita svanisce

come la luce del tramonto,

il mio spirito possa venire a te senza vergogna.


giovedì 16 settembre 2010

In contatto con la vita...

La vita che si prende, che si tocca con le mani, le esperienze, le situazioni , le persone, passato e presente si confondono, odori, consapevolezza, piena consapevolezza di quello che accade...un periodo strano di vera vita, straordinario solo come la vita stessa sa essere...

martedì 14 settembre 2010

sabato 11 settembre 2010

I diversi volti di ishin: combattere

Finisce una battaglia e ne ricomincia un 'altra senza neanche avere il tempo di respirare...che la via mi stia mettendo alla prova?....adesso c'è una nuova consapevolezza..prima c'era lo sfinimento, ero incredula quando vedevo arrivare un nuovo colpo subito dopo un altro senza avere neanche il tempo per riprendermi....adesso mentre mi rialzo sanguinante sono pronta per il successivo attacco....vediamo cosa deve arrivare...dolore? ...no arrivi al punto che nessuna cosa ti sorprende più..una sorta di anestesia emotiva.....




Camminare in cerchio

ll baguazhang è una delle arti marziali cinesi più famose e rispettate nella stessa Cina e, nonostante sia l’ultimo nato tra i grandi stili tradizionali, la sua fama si è presto diffusa in ogni angolo del Celeste Impero. A questa notorietà non corrisponde, tuttavia, un’effettiva comprensione dei principi fondanti lo stile, per cui s’immagina spesso che le abilità per cui il metodo va famoso siano perdute nella notte dei tempi, quando non addirittura frutto di leggenda. Nell’immaginario collettivo, infatti, il baguazhang è distinguibile dalle altre arti di combattimento cinesi per la caratteristica maniera di camminare in cerchio, oltre che per le imprevedibili e devastanti tecniche di palmo. Si pensa comunemente che lo studio di questo esercizio misterioso migliorerebbe enormemente la salute e trasmetterebbe effettive abilità nel combattimento. Come simili traguardi siano possibili, però, pare cosa sconosciuta ai più. Infatti, se chiedessimo alla stragrande maggioranza dei praticanti di arti marziali, anche interne, di spiegarci perché si debba camminare in cerchio e come questa pratica possa rapportarsi alla salute e al combattimento, le risposte sarebbero quasi sicuramente confuse ed evasive e finirebbero sempre per coinvolgere poteri sovrannaturali che verrebbero acquisiti come per magia, dopo anni di pratica silenziosa.

La realtà è ben diversa: camminare in cerchio, o zou zhang, come si scrive nella traslitterazione dal mandarino, è davvero una peculiarità dello stile che lo distingue fortemente da tutti gli altri, ma la sua efficacia nel forgiare il combattente bagua come nel conferire salute al praticante è dovuta ad un attenta applicazione e ad una profonda comprensione di chiari principi posturali, di fisica meccanica e di movimento. Secondo il Maestro Zhang Dugan, uno dei più profondi conoscitori dello Stile degli Otto Trigrammi, zou zhang serve a costruire il corpo. Ogni metodo, infatti, segue proprie regole e distinti principi di movimento che, una volta legati alle tecniche ed alle strategie, costituiscono il fulcro di un’arte marziale e consentono di trarre l’efficacia marziale dalla corretta applicazione dei principi. Quindi, quanto più questi principi sono sofisticati, tanto più lo stile sarà efficace a livello di difesa personale.

Se il corpo, inoltre, non viene forgiato secondo quelle precise regole, lo stile viene svuotato di tutta la sua essenza. Ogni metodo marziale cinese, dunque, predispone per il praticante degli esercizi specifici idonei a costruire le connessioni articolari, l’adeguata muscolatura e la capacità di esercitare ed orientare la forza, caratteristiche che poi, a loro volta, devono essere applicate in combattimento, concorrendo tutte insieme al risultato finale. Nel baguazhang, scopo di zou zhang è proprio l’assimilazione delle regole che strutturano il corpo ed il suo movimento e che rendono unico lo stile.

Per impadronirsi di questa struttura è necessaria un’elevata concentrazione mentale (yi), posto che essa comanda il corpo e lo piega ai suoi voleri come un cavaliere fa con un cavallo imbizzarrito, dando origine al processo di mutamento che permette di interiorizzare progressivamente l’arte fino a farla divenire parte di sé. Si tratta cioè di un percorso che ci riporta ad un livello di maggior naturalezza sia fisica che psichica. Senza la corretta indicazione delle regole e dei principi, l’adepto corre il rischio di camminare anche per anni imitando la pratica dei maestri senza comprendere l’essenza dell’esercizio praticato. Così facendo non otterrà dal suo corpo alcun miglioramento, se non i benefici derivanti da una semplice passeggiata. Camminare in cerchio tenendo impegnati mente e corpo, viceversa, crea quelle torsioni, quelle tensioni, quei bilanciamenti e quelle spinte che permettono l’acquisizione di una forza tenace, fluida, sottile ed elastica insieme, che infine viene convogliata in una molteplicità di direzioni, in modo assai penetrante. Per raggiungere questi traguardi, il Maestro Zhang Dugan insegna che nessuna regola deve essere mai dimenticata. L’intenzione deve sempre pervadere il corpo e domarlo, poiché in qualsiasi momento questo può imbizzarrirsi, proprio come un cavallo selvatico, e condurre il suo cavaliere lontano dal cammino.

Questo percorso non è affatto misterioso; né comporta decenni di duro lavoro, ma consente in un lasso di tempo ragionevole, variabile secondo l’abilità e l’esperienza del praticante, di trovare una postura più corretta, di sviluppare forza senza tensione e fluidità senza mollezza, consentendoci di raggiungere, inoltre, maggior comprensione di se stessi e calma interiore. A livelli superiori di pratica di zou zhang, la sensibilità dell’allievo si acuisce a tal punto da percepire un universo interiore di tale portata che la ricerca di miglioramenti diviene un percorso infinito che ci accompagna per tutta la vita. E ciò costituisce il regalo più prezioso che il Bagua ci offre, permettendoci di essere attirati dalla pratica nella consapevolezza di poter ritrarre sempre qualcosa di nuovo e di utile ad una comprensione più profonda di se e della natura che ci circonda.

Camminare in cerchio, conoscendo le chiavi di lettura dell’esercizio, porta reali e ineludibili miglioramenti per le capacità marziali, oltre ad essere fonte di lunga vita. In base al principio secondo cui nulla nel baguazhang è mai lasciato al caso e tutto ha un significato applicativo e salutare, cosicché ogni movimento è interpretabile secondo i fini del combattimento reale. Camminando in cerchio vengono allenate la struttura corporea, la precisione, che nel baguazhang è elemento fondamentale, la concentrazione, le giuste tecniche di passo per cui il metodo va famoso, la volontà e la resistenza. Ma soprattutto nello zou zhang viene coltivata e migliorata la forza tipica dello stile che è fluida, continua e penetrante.

La locuzione ‘arte marziale’ in cinese si traduce wu shu, laddove per traslato wu ha il significato di preparazione, allenamento alla forza e shu di tecnica. Se l’altro pilastro fondamentale del baguazhang, il chuan zhang, allena la tecnica, zou zhang costruisce la forza marziale che supporta l’abilità tecnica.
Secondo Wang Zhuangfei, probabilmente il massimo esperto in quest’arte del xx secolo, esistono quattro massime che riassumono e spiegano zou zhang:

1. si deve tenere una posizione e con essa controllare sia il cerchio intorno a sé che il centro;

2. mentre si cammina è necessario immaginare che sotto i pedi crescano delle radici che rendono saldo il praticante;

3. camminando si aumenta la potenza e si genera forza verso ogni direzione;

4. girando in cerchio si acquista armonia, si allontana la malattia e si ottiene lunga vita.

Si dovrebbe meditare molto sul significato di queste massime che condensano in sé l’essenza di tale pilastro del baguazhang e inducono ad orientarsi verso una pratica costante di quell’esercizio infinito e splendido che è camminare in cerchio.
Fonte: Massimo Tucci

Liang Yi

La relatività di Yin e Yang e la dinamica tensione della loro interazione sono alla base del pensiero e di espressione nel Taoismo. E il risultato del mantenimento di un equilibrio tra Yin e Yang è, nell’uomo, la perfetta armonia e salute di corpo, mente e anima, e, nel cosmo, l’armonia e il rispetto della natura e dei suoi cicli.
Nella antica mitologia cinese la dea madre Nüwa, modellò con argilla i primitivi esseri umani. Li fece somiglianti a sé ma al posto della coda da drago che lei aveva, diede loro gambe affinché camminassero eretti. Trovandoli belli, decise di farne molti. Perciò prese un giunco e fece cadere gocce di limo che giungendo a terra si trasformarono in donne e uomini. Così, quando cominciarono a riprodursi per loro conto, la madre celeste si dedicò a creare altri esseri.
Fushi, compagno della dea, vide che gli uomini imparavano e allora si dedicò a insegnar loro come accendere il fuoco sfregando dei legnetti.
E fu così che una linea intera ▬▬ Yang divenne la rappresentazione del simbolo maschile, e una linea spezzata ▬ ▬ Yin, la rappresentazione del simbolo femminile.

Il digramma Yin e Yang è chiamato Liang Yi
, e attraverso la sua evoluzione dà luogo a simboli complessi, i trigrammi, che rappresentano una profonda spiegazione della natura del cosmo e della vita in esso contenuti.

La Liang Yi può essere equiparato all’atomo. Proprio come l’atomo è composto da protoni (che possiedono carica positiva) ed elettroni (che possiedono carica negativa), la Liang Yi si compone di cariche positive e negative. A differenza degli atomi, di cui si è tracciata la complessa organizzazione in oggetti materiali, la Liang Yi simboleggia il tracciato evolutivo del cosmo, descrivendone tutti i livelli di trasmutazione , dalla creazione attraverso la crescita, maturità, declino, scioglimento, e ricreazione.

Tuttavia, se il Taoismo può essere considerato una scienza perché si basa su una conoscenza dettagliata della natura in ogni sua manifestazione: fisica, chimica, biologica, psicologica, altresì riconosce che tutti gli elementi del cosmo sono soggetti alle stesse leggi e teorie fisiche; pertanto, le teorie e le leggi fisiche dell’universo materiale sono applicabili all’ universo spirituale. Quindi dalla comprensione del Taoismo scaturisce la comprensione completa di tutto l’universo (materiale e immateriale).
Tutto è compreso tra Cielo e Terra, ed in mezzo si sviluppa l’Uomo;
tutto l’organismo (microcosmo) è compreso tra Du Mai (mare dello Yang) e Ren Mai (mare dello Yin), ed in mezzo si estrinsecano le diverse proporzioni energetiche dello Yin – Yang.
Attraverso lo studio dei singoli Trigrammi è possibile conoscere la distribuzione dello Yin – Yang e del Qi nel corpo animale. Le corrispondenze tra gli otto trigrammi e le varie parti del corpo, abitualmente adottate sono quelle che troviamo nell’Yi Ching:

qian corrisponde al cielo
kun corrisponde al ventre
zhen corrisponde ai piedi
xun corrisponde alle gambe
kan corrisponde alle orecchie
li corrisponde agli occhi
gen corrisponde alle mani
dui corrisponde alla bocca

Non è forse lo spazio fra il cielo e la terra
Simile ad un mantice?
Vuoto, eppure inesauribile.
Dal suo movimento emergono sempre nuove cose
Molte parole non arrivano a coglierne il fondo.
Meglio restare con il vuoto centrale
Fonte: Paolo Chielli

Il corso naturale delle cose...

L’essere umano segue la terra,
la terra segue il cielo,
il cielo segue la Via,
la Via e la natura si seguono

mercoledì 8 settembre 2010

Occhi da orientale che raccontano emozioni.....


Già mi sono innamorato
di una bocca appena aperta
di un respiro senza fiato...
se potesse questo buio cancellarel'universo...
forse ti potrei guardare e non sentirmi così perso...

Ognuno ha un suo posto preferito: questo è il mio....


Ho visto un posto che mi piace si chiama Mondo...
Ci cammino, lo respiro la mia vita è sempre intorno
Più la guardo, più la canto più la incontro
Più lei mi spinge a camminare come un gatto vagabondo…
Ma questo è il posto che mi piace si chiama mondo….
Uomini persi per le strade, donne vendute a basso costo
Figli cresciuti in una notte come le fragole in un bosco
Più li guardo, più li canto più li ascolto
Più mi convincono che il tarlo della vita è il nostro orgoglio
Ma questo è il posto che mi piace si chiama mondo….
sì questo è il posto che mi piace…
Viviamo in piccole città (nascosti dalla nebbia)
prendiamo pillole per la felicità (misericordia)
Ho visto un posto che mi piace si chiama Mondo
Dove vivo non c’è pace ma la vita è sempre intorno
Più mi guardo, più mi sbaglio, più mi accorgo che
Dove finiscono le strade e proprio li che nasce il giorno
Ma questo è il posto che mi piace si chiama mondo….
sì questo è il posto che mi piace…

Yang puro


Nel Baguazhang di Sun Lutang gli Otto Animali rappresentano otto palmi, ma anche otto modalità, otto tecniche, otto intenzioni e otto spiriti. Ogni singolo palmo va analizzato e lavorato a lungo e da solo, prima di essere realmente efficace.....il primo animale di Sun, il Leone....., che esprime lo Yang puro, quindi l'aggressività, l'attacco, la volontà, ed è la base di tutti gli altri animali del sistema. Come dice Sun, il Leone è all'inizio delle diecimila tecniche del Baguazhang. A partire dal Leone gioca con la Palla, il Leone verrà declinato secondo gli Otto Metodi (Ban, Lan, Jie, Kou, Tui, Tuo, Dai, Ling) e applicato secondo le tre linee Yang che compongono il trigramma, quindi nei tre livelli fisici. Questi sono i primi 8 dei 64 palmi "post-natali". Useremo quindi tutte le parti del corpo per manifestare il Leone, braccia - gambe - torso, quindi insisteremo sul Lianhuan del Leone e infine entreremo nello spirito dell'animale cominciando a far vivere lo Youshen del Leone, entrando in una modalità del tutto nuova, in completa sintonia con l'animale.

Fonte: http://lzanini.blogspot.com/

giovedì 19 agosto 2010

Perchè ognuno è libero di andare.....

..coi piedi penzoloni

Mi sono seduto sul bordo della vita e con i piedi a penzoloni ho guardato l'infinito respirando il suo profumo...(F.Volo)
Nella vita ci sono momenti difficili ma c'è sempre la possibilità di sedersi sul bordo della vita e respirare la meraviglia......

mercoledì 14 luglio 2010

Maestro nell'arte di vivere...

Chi è maestro nell'arte di vivere distingue poco tra il suo lavoro e il suo tempo libero, tra la sua mente e il suo corpo, la sua educazione e la sua ricreazione, il suo amore e la sua religione. Con difficoltà sa cosa è cosa. Persegue semplicemente la sua visione dell'eccellenza in qualunque cosa egli faccia, lasciando agli altri decidere se stia lavorando o giocando. Lui, pensa sempre di fare entrambe le cose insieme.

venerdì 9 luglio 2010

Enso

Il cerchio rappresenta, nella sua vuotezza, l'assoluta pienezza, semplicità, completezza, infinità, perfezione dell'armonia. Il cerchio sumi dipinto a inchiostro, o Enso, è un simbolo spirituale dal profondo significato per molti religiosi, particolarmente per i buddisti Zen.

Il cerchio, come sappiamo dalla conoscenza comune della tradizione Zen, è una rappresentazione del nostro vero essere. Viene dipinto / scritto in calligrafia cinese o giapponese in una forma matematicamente imperfetta.

L'Enso è disegnato da una mano umana, con un pennello, e quindi è perfetto per quello che è. Guidati nel momento dello stato mentale del pittore - è possibile tracciare un poderoso e ben bilanciato Ensosoltanto se si ha la mente chiara e libera da pensieri ed intenzioni. È il vero momento della vuotaggine con pienezza. È il riflesso del proprio stato interno di armonia.

Una caratteristica significativa del cerchio dell'Enso è che non si tratta mai di un cerchio chiuso. C'è sempre una leggera apertura da qualche parte, che indica che non è qualcosa contenuta in se stessa, bensì si apre allo spazio, all'infinito. È un cerchio che incorpora la completa armonia.


martedì 6 luglio 2010

venerdì 2 luglio 2010

I veri guerrieri

L'amarezza è quella di incontrare durante la via falsi guerrieri......a chi di voi non è capitato di incontrare ad esempio gente che si spaccia per maestro?......li incontri durante la via e poi ti rendi conto che del guerriero si danno solo le arie...il coraggio, l'autenticità e il rispetto...questo contraddistingue un vero guerriero...la via mi ha insegnato ancora una volta e le ferite sanguinanti sono servite a farmi capire come sia raro incontrare quegli occhi autentici....

giovedì 1 luglio 2010

Punti di vista...

....quelli che danzavano venivano ritenuti pazzi da coloro che non potevano sentire la musica.

martedì 22 giugno 2010

Porta al Dao

"Incarna lo Yin e lo Yang
Realizza movimento e immobilità
Sii cosciente dello scorrere con il flusso e andare contro flusso
Comprendi vuoto e sostanziale
Segui le leggi della Natura.
Questa è la porta al Dao!"

(Liu Yunqiao, grande maestro di Baguazhang, allievo di Gong Bao tian)

sabato 17 aprile 2010

I post dei guerrieri: Wu Wei

Wu Wei 無 為, il non agire, è uno dei principi più importanti e meno compresi del taoismo: solitamente Wu Wei è inteso come una sorta di passiva rassegnazione, un lasciar perdere; tutt’altro il non agire descrive il movimento del Tao ed è il mezzo per vivere in armonia con l’ordine naturale. E' il fatto che gran parte del mondo non osserva il Wu Wei a originare tutte le sciagure dell’esistenza umana. Wu Wei è quindi quell’azione priva di ogni intervento innaturale ed egoistico. Non agire non significa ignoranza o rinuncia al coinvolgimento restando inattivi, Wu Wei indica il vivere secondo il Tao, la volontà del Cielo; in tal modo ogni nostra azione sarà spontaneamente corretta.
Fonte: http://albypingitore.blogspot.com/search?updated-max=2009-06-09T12%3A06%3A00%2B02%3A00&max-results=5

Lo stile degli otto trigrammi

Lo stile degli Otto Trigrammi trae la sua origine dal Libro dei Mutamenti. Tutte le idee ed i principi del libro sono serviti come pilastro per realizzare l'architettura di questo stile, a cui si somma la conoscenza acquisita in centinaia di anni di storia ed evoluzione nel campo delle arti marziali. Grazie alla selezione ed al raffinamento della moltitudine delle tecniche ad opera del fondatore Dong Hai Chuan, si è ottenuto il miglior concentrato possibile, che, opportunamente adeguato a concezioni del tutto nuove e mai conosciute prima, ha dato origine a questo grande stile, chiamato Baguazhang.
Con riguardo alle profonde basi teoriche che animano questa disciplina affascinante, preme rammentare che il Libro dei Mutamenti è un testo risalente a più di 4000 anni fa, che ha influenzato le idee e la cultura cinese, a tutti i livelli,per migliaia di anni. La sua origine è attribuita a quattro saggi: Fu Xi, il re Wen, suo figlio il duca di Zhou e Confucio. Ciascuno di loro, nei vari secoli, ha contribuito alla stesura del testo finale che è giunto fino a noi. E’ un opera che appartiene alla cultura mondiale e dalla quale non si può prescindere poiché racchiude in sé la saggezza di uomini di immensa spiritualità e capacità intellettuale, in grado di decifrare le leggi cosmiche e proporle utilizzando un linguaggio ad architettura aperta che lascia spazio all’interpretazione ed alla ricerca personale. Esso rappresenta un messaggio di grande insegnamento per le generazioni future, affinché possano condurre una vita in armonia con la natura ed il suo fluire.
Si dice che il Libro dei Mutamenti sia così vasto che la sua sapienza racchiuda la norma di Cielo e Terra. Per questo, tutto ciò che da esso origina e che segue correttamente i suoi principi, partecipa a questo stato di grandezza, sintonizzandosi per così dire, sulla stessa frequenza del fluire cosmico.
Questo è il motivo per cui il Maestro Zhang Du Gan ribadisce spesso ai suoi studenti l’idea che il Baguazhang sia uno “stile Grande”, essendo profondamente legato alle leggi universali della natura. Molti studenti pensano, invece, che l’aggettivo “Grande” si riferisca semplicemente al numero di praticanti di Baguazhang nel mondo, o alla sua fama negli ambienti delle arti marziali cinesi.
Ma quali sono le corrispondenze del Libro dei Mutamenti con i movimenti e le posture del corpo nel Baguazhang?
Nel Dazhuan, che costituisce un famoso commentario dell’I Ching (Yijing ), è scritto:”il cielo è alto la terra bassa”. Le disquisizioni su cosa implichi questa affermazione sono così numerose che non basterebbe un testo di commento per esaurirle tutte. Da essa origina la distinzione tra alto e basso nella struttura dello spazio, fino a sviluppare ed applicare lo stesso concetto alla comprensione delle priorità nella vita, alle classi sociali, alla politica ed ai rapporti lavorativi.
Anche il nostro corpo è un piccolo universo e, come tale, contiene in sé queste distinzioni. Nell’eseguire un movimento, ad esempio, ci sono parti del corpo che hanno la precedenza su altre o che hanno un ruolo più rilevante rispetto ad altre. Il nostro pensiero (Yi) diventa quindi la guida, l’imperatore, che invia un segnale al comandante, la vita – ossia i fianchi – che, a sua volta, smista i compiti ai sudditi, costituiti da braccia e gambe. Dall’intenzione quindi arriveremo al movimento di tutte le articolazioni del corpo, anche le più piccole, con la vita che ne dirige e guida i movimenti.
Così come certi esagrammi la cui immagine rappresenta un processo di avanzamento iniziano il loro mutamento dalla prima linea in basso, proseguendo fino all’ultima linea in alto, l’avanzamento del corpo inizia dalla spinta dei piedi ( che stanno in basso ). La spinta viene poi trasmessa alla vita attraverso le articolazioni delle gambe, e da questa distribuita alle estremità del corpo nella direzione del bersaglio da colpire. Alla fine i piedi seguiranno il corpo, chiudendo l’azione all’unisono con le mani. In altri termini, quando gli occhi vedono l’opportunità dell’azione, l’intenzione (Yi) comunica alla vita la direzione, la vita allinea le braccia verso il punto prestabilito. Poi Yi trasmette ai piedi l’impulso, i piedi forniscono la spinta necessaria a far muovere ancora la vita e tirare avanti il passo. Per effetto di tale spinta, le braccia si muoveranno rapidamente per colpire il bersaglio con velocità e potenza, giungendo all’impatto quasi contemporaneamente alla cadenza del passo. Va osservato come l’avanzamento inizi dai piedi, la radice, e si concluda ancora nei piedi. Un antica canzone tradizionale recita:”Quando la mano arriva, il passo deve seguire. Se la mano arriva, ma il passo tarda, la potenza (del colpo n.d.r.) sarà debole”.
Questa è una delle ragioni per la quale si afferma che nel Baguazhang camminare sia la pratica principale. Quanto illustrato descrive il metodo corretto per muovere il corpo in linea con il principio di distinzione tra Cielo e Terra, alto e basso, padre e figlio, sovrano e suddito, radice ed estremità, come è ampiamente spiegato nell’I Ching. Se analizziamo questo principio da un punto di vista meccanico, è interessante notare come ciò che precede abbia maggiore potenza, rispetto a ciò che segue: pertanto si deve muovere per prima la parte del corpo che consente di trasferire tutta la potenza all’articolazione successiva fino all’estremità, producendo così un impatto più intenso. Secondo un ulteriore tra le molte possibili letture, il Cielo è alto la terra bassa significa pure che nell’universo tutto ciò che ha un peso tende a scendere verso il basso, mentre ciò che è leggero tende a salire in alto. Attenendoci a questa legge, nel Baguazhang bisogna lasciar cadere verso il basso ciò che è pesante, ciò, a livello corporeo, si ottiene applicando alle articolazioni una forza costante e fluida verso il terreno, con il contemporaneo svuotamento del torace ed il riempimento del basso addome (QiChen Dan Tian).
Al contrario, il bacino, la nuca e la colonna vertebrale tendono a tirare leggermente verso l’alto: il risultato è un corpo ben radicato in basso, solido e ben connesso verso l’alto, nel rispetto del principio di congiunzione bilanciata tra i due opposti Yin e Yang. Esistono innumerevoli corrispondenze, alcune evidenti, altre molto meno, che gli studenti apprendono migliorando nel loro livello di pratica. Ad esempio, le otto posizioni eseguite camminando su un cerchio di otto passi corrispondono agli otto trigrammi, così come le sessantaquattro forme corrispondono ai sessantaquattro esagrammi; mentre la forma chiamata “You Shen LianHuan Zhang” è composta da 384 movimenti, come il numero dei segni che combinano i 64 esagrammi, e di qui attraverso ulteriori combinazioni che divengono infinite.
Queste sono solo alcune corrispondenze evidenti, ma ciò che gli studenti devono cercare di approfondire sono i principi interni che regolano i movimenti, e che originano dal Libro dei Mutamenti, di cui abbiamo offerto qualche breve cenno in questo articolo.
Fonte:http://www.facebook.com/topic.php?uid=312923945436&topic=12457

sabato 3 aprile 2010

Dal complesso al semplice dal semplice al complesso...

...da quando pratico Baguazhang (pochissimo tempo), è come se mi avessero dato la chiave per capire tutte le altre arti marziali, mi rendo sempre più conto dell'importanza di certi principi che non vengono applicati solo a tutte le arti marziali ma a tutti gli sport, a tutti i movimenti, a tutti i fenomeni della natura, forse dell'esistenza...tutto questo è straordinario. Nel momento in cui prendi dimestichezza con questi principi tutto diventa facile, il complesso semplice....waw!!!

Forma Madre


Xiao Hu non riusciva più a trattenersi. Era troppo che aspettava di sapere qual'era il segreto ultimo del Cerchio. Ogni volta che aveva cercato di andare oltre, aveva avuto risposte secche e per nulla chiare. Spesso gli veniva risposto: "taci e cammina", altre volte "capirai più avanti", ma lui non capiva.

Lao Shi era arrivato, si era seduto e lo guardava con aria divertita. "Vuoi sapere qual è il segreto ultimo del Cerchio? Ne sei sicuro? E se non capissi?" Xiao Hu guardò il Maestro con grande rispetto ma anche con una grande aspettativa. "Voglio provare!", disse, e restò in silenzio.

"Il Cerchio è la Grande Forma Madre. Quando non sai una cosa, la chiedi alla madre, e lei te lo spiega. Ma questo funziona fino a quando hai una certa età. Dopo le risposte che avrai non sono più giuste, perchè sono le risposte di tua madre, non le tue. Quando pratichi Baguazhang, sai che il Cerchio ha tutte le risposte, ma chi deve trovarle sei tu".

Lo sguardo di Xiao Hu era ancora teso all'ascolto, cercava di capire. "Non basta copiare il movimento, anzi è la cosa più sbagliata. Occorre capire il senso di ciò che avviene, e questo lo puoi trovare solo nella pratica a due. Tu sai che tutti i cerchi sono già nel Cerchio, devi solo avere pazienza e continuare a cercare fino a quando i cerchi si riveleranno".

"Ma allora - sbottò Xiao Hu - le Forme non hanno senso!" "Sbagliato! Le Forme sono lo Yin della pratica a due, che è lo Yang. Senza le Forme il combattimento non ha struttura e non ha dove crescere, resta limitato. Senza il Combattimento, la forma è un mero copiare e ripetere movimenti che non hanno spessore, densità, direzione e senso. Non hanno lo Yang del Principio Attivatore".

"La Forma delle forme è il Cerchio. Ti voglio aiutare. Ogni Cerchio contiene tutte le dimensioni dell'Uomo. Quante sono? Altezza, larghezza, profondità, ma poi c'è il tempo e lo spirito. Tutto avviene dentro queste dimensioni. Le dimensioni cambiano secondo il tempo e lo spirito. Il Cerchio di trasforma di continuo. Se quando pratichi ritrovi questo, il tuo Baguazhang diventerà vero molto presto".

Xiao Hu guardò Lao Shi con perplessità. Da un lato sapeva che questo era vero, dall'altro non sapeva come arrivarci. Come se gli leggesse nel pensiero, Lao Shi concluse: "La fretta è cattiva consigliera. Abbi pazienza. Se vuoi Forme, puoi trovarle dovunque, corri e ne avrai quante ne vuoi. Ben più difficile è capire quei principi che le legano tutte insieme. Se cogli quei principi, ogni Forma diventerà chiara, e saprai distinguere ciò che è buono da ciò che non lo è, chi è capace da chi no, e a che livello è ognuno. Ma adesso non lo sai. Decidi tu, i miei insegnamenti vanno ad una sola forma: Il Cerchio".

Detto ciò, Lao Shi si alzò e scomparve, lasciando Xiao Hu silenzioso nella notte.

giovedì 1 aprile 2010

La mia via...


Camminare in cerchio è estremamente importante.

Si deve contrarre prima di rilasciare.
Si deve lasciare prima di ritornare.
I cambi e i giri sono vuoti e pieni,
Questi concetti costituiscono il metodo per camminare.

Quando cammini, cammina come il vento.
Quando sei fermo, sii inchiodato al terreno.
Bai bu, kou bu, gira e cambia continuamente,
Questi passi devono essere chiari e differenziati

Il bacino è la fonte della potenza.
Il qi è l'origine dalla quale tutti i movimenti derivano.

Gli occhi sono la strada della percezione.
Gli occhi devono percepire e comprendere le sei armonie.
Le sei combinazioni esterne sono la spalla e l'anca,
il gomito e il ginocchio,
e la mano e il piede.
Le sei combinazioni interne sono il cuore e l'intenzione,
l'intenzione e il qi,
e il qi e la forza.
Collega tutte queste con il movimento del corpo.
Questa è la cosa più importante.

Cammina come un drago,
Siedi come una tigre.
Scorri come un fiume.
Sii quieto come una montagna.

Mani yin-yang si muovono su e giù secondo la volontà.
Braccia e spalle devono essere basse e rilassate.
Fai scendere il qi nel dantien.

Lo spirito deve abbracciare anch'esso le sei armonie.
Tieni chiara la mente.
Sii focalizzato e non ti distrarre.
Il qi scorre naturalmente in tutto il corpo.
Bai bu, kou bu, usali con attenzione e sii consapevole di ogni dettaglio.

Girare, cambiare, passo avanti, passo indietro,
tutti sono guidati dal bacino.

Le mani colpiscono tre, camminare sette.

Braccia e gambe devono essere unite nel movimento e scorrere insieme.
Non esitare o ritardare, questo causerà danno.
Il movimento deve essere naturale e senza esitazioni.

Non andare troppo in alto per afferrare o bloccare l'avversario,
Questo ti esporrà al pericolo.
Se il nemico ti colpisce basso,
Non ti sporgere per bloccarlo.
Lavora dai tuoi punti di forza,
Usa la tua intelligenza ogni volta.

Prima di colpirlo,
La tua mente l'ha già colpito.

Dai il benvenuto al vento, lascia andare il vento

sabato 27 marzo 2010

Essere consapevoli di quello che ci circonda

I bambini trovano tutto nel nulla, gli uomini trovano il nulla nel tutto.

mercoledì 10 marzo 2010

Chiacchiere tra guerrieri: cammina come un drago, siedi come una tigre.....

Per i Taoisti cinesi Lo Yin simboleggiato dalla Tigre rappresenta l’archetipo del femminile interiore, aspetto della psiche passivo e ricettivo, mentre lo Yang che ha come simbolo il Drago è archetipo del pricipio maschile attivo e proiettivo.L’equilibrio tra i due principi è la condizione primaria per un’armoniosa interazione fra i diversi aspetti dell’esistenza…

mercoledì 3 marzo 2010

I post dei guerrieri: dove sta il tuttto

"Non c'è niente da fare: per me imparare a combattere è la stessa cosa che imparare a vivere.
Non riesco più a distinguere una Verità di un contesto senza vederne le mille implicazioni in tutto il resto della Vita.
Platone diceva che solo chi ha capito che il Tutto sta nel Tutto è un filosofo."
Fonte: http://lzanini.blogspot.com/

giovedì 25 febbraio 2010

lunedì 22 febbraio 2010

Chiacchiere tra guerrieri: più uomini e meno guerrieri

Copio un mio commento al Biondo perchè potrebbe essere spunto di riflessione per chi come me si sente meno guerriero e più uomo di ieri:

c'è un' evoluzione nelle nostre riflessioni da guerrieri e oggi questa parola "guerriero" la sento meno tagliata su misura...proprio perchè questa evoluzione ti fa rivalutare il concetto di Via, di guerriero, di maestro e oggi appare tutto più naturale e semplice....quindi sono tanti i concetti da rivalutare, mi tengo quello della consapevolezza, quindi mi piace l'immagine del viaggiatore in ogni luogo e momento della vita, ma rivisito il concetto di Via e sono d'accordissimo con te che ognuno ha la sua strada e respiro un senso di libertà e di responsabilità rispetto a una saggezza che va ritrovata nella nostra esperienza e non così passivamente nella figura del maestro....anche questo concetto non è assoluto nel senso che potrei nella mia vita fare esperienza di conoscere un buon maestro e ascoltarlo...forse è il concetto di affidare la mia vita nelle mani di un altro che ad oggi un pò mi stride......

lunedì 15 febbraio 2010

Forza e coraggio


(...scusate il ritardo di qualche giorno) buon anno della tigre, e con mia grande gioia, buona primavera : )

Secondo la leggenda il Buddha nel presentimento della sua fine terrena, chiamò a raccolta tutti gli animali della terra, ma di questi solo 12 andarono ad offrire il loro saluto. Come premio dunque per la loro fedeltà il Buddha decise di chiamare ogni anno del ciclo lunare con il nome di ciascuno dei 12 animali accorsi. Il topo, furbo e veloce di natura, arrivò per primo. Il diligente bue arrivò secondo, seguito dall'intrepida tigre e dal pacifico coniglio. Il drago arrivò quinto seguito subito dal suo fratello minore, ovvero il serpente. L'atletico cavallo fu settimo e l'elegante pecora ottava, subito dopo arrivò l'astuta scimmia, e poi ancora il coloratissimo gallo, il fedele cane per poi finire con il fortunato maiale che arrivò appena in tempo per salutare anch'egli il Buddha.
Sempre la leggenda spiega come mai il piccolo e furbo topo riuscì a battere il grande e onesto bue, arrampicandosi sul suo dorso evitò di percorrere la strada per arrivare all'Illuminato e giunto sul luogo saltò il bue e salutò il Buddha.
Fonte: http://www.kensan.it/articoli/Anno_nuovo.php

sabato 6 febbraio 2010

Le emozioni dei guerrieri


I guerrieri vivono emozioni autentiche e la musica può dare solo un 'idea di quello che sentono nel proprio cuore....