Il guerriero non è taoista, buddista, confuciano, cristiano, induista o può essere tutte queste cose. Il guerriero segue il principio del corso naturale delle cose, quei principi universali che si trovano in ogni cultura e in ogni tempo.




giovedì 30 settembre 2010

Grazie


Apprezzo molto le persone autentiche e che hanno il coraggio di essere se stesse.
Nonostante ci siano molte cose che mi addolorino
apprezzo chi smette di fuggire per affrontare il mio sguardo.
Almeno questo!

martedì 28 settembre 2010

I diversi volti di ishin: sto bene

Direzione e mutamento


Il Tao è la via, la direzione....non è un modo di dire, ma l'iconografia tao (che non è il diffusissimo simbolo bianco e nero ma invece un cerchio) significa direzione...ogni qual volta cominciamo qualcosa, andiamo verso una direzione quello è il tao, mentre ogni volta che cambiamo direzione, ogni volta che c'è un cambiamento quello è il bagua...quindi ognuno di noi, qualunque arte marziale pratichi trova nella sua pratica il tai chi e il bagua, ogni volta che va verso una direzione e poi fa un cambio della stessa.

mercoledì 22 settembre 2010

Adoro nutrirmi di essenza non di apparenza

La mia VIA...


Così familiare......

............

Allora chiudi gli occhi stasera (prima di addormentarti) non pensare a niente e lasciati trasportare dal cuore e prova ad ascoltare la vocina che c'è dentro (come faccio io) e poi pian piano vedi......

martedì 21 settembre 2010

STO BENE


Questo film sembra la storia di ishin....sorrido e sto bene

lunedì 20 settembre 2010

Affacciarsi a nuovi mondi: comportamento animale


C'è una meraviglia davanti ai nostri occhi basta solo scoprirla...
mi sto affacciando ad un nuovo mondo...
anche se i miei occhi ne sono stati affascinati fin da quand'ero bambina......
crescendo vediamo sempre meno cose,
eppure queste stesse cose sono sempre rimaste davanti ai nostri occhi

Il puma: un felino timido e pericoloso

Centrarsi: Solo voglia di stare sola
Il puma è il più grande felino annoverato tra i felini di piccole dimensioni. E’ un animale solitario e timido che solitamente si tiene alla larga dall’uomo e dai suoi insediamenti.

domenica 19 settembre 2010

Chiacchiere tra guerrieri: discutendo della via attorno ad un tè fumante...


Di seguito uno dei post dei guerrieri (Samurai 73), come sempre mi riconosco nelle parole degli altri guerrieri e le vostre sensazioni, considerazioni sulla VIA si confondono con le mie...in grassetto le parole che risuonano di più dentro di me:
"La Via del Guerriero dura tutta la vita, eppure spesso l'abilità consiste semplicemente nel mantenere il sentiero" disse qualcuno molto saggiamente..

E' settembre, tempo di ricominciare la pratica oppure per chi non l'ha mai smessa di affrontare un nuovo anno, un nuovo ciclo di insegnamenti, e mi chiedevo (cercando dentro di me) con quale spirito affrontare la cosa.

Inizialmente quando muoviamo i primi passi nella Via tutto sembra bello, curioso, divertente poi man mano che ci addentriamo vediamo molti compagni che lasciano, altri che assumono uno spirito negativo lasciandosi corrompere dalla competizione, dalla ricerca dei risultati facili e poi abbiamo gli istruttori, i Sifu, i Sensei che vista la loro natura mortale alle volte sbagliano e alimentano le fiamme della maldicenza e dell'insoddisfazione.

Per questo nuovo ciclo di studi non mi pongo traguardi particolari, semplicemente voglio restare nella Via fermo come una montagna e flessibile come un ramo al vento: la cosa più difficile a quanto pare..

Quando avevo tre anni..mia madre mi presentò agli elementi.....



Quando avevo tre anni mia madre mi portò sulla cima di una collina...e mi presentò agli elementi. Per prima cosa mi presentò alle Quattro direzioni (EST, SUD, OVEST e NORD). " Chiedo una benedizione speciale per questo bambino. Voi che circondate le nostre vite e che ci fate andare avanti, per favore proteggetelo e fate in modo che la sua vita sia equilibrata". Poi mi fece toccare con i piedini la Madre Terra. "Cara Madre e Nonna Terra un giorno questo bambino camminerà, giocherà e correrà su di Te. Ogni giorno cercherò di insegnargli ad avere rispetto di Te. Ovunque andrà per favore abbi cura di lui". Venni quindi presentato al Sole. "Nonno Sole splendi su questo bambino, mentre cresce, fai in modo che ogni parte del suo corpo sia normale e forte, non solo fisicamente. Ovunque sia circondalo con la tua energia calda e piena d'amore. Sappiamo entrambi che nella sua vita ci saranno giorni pieni di nuvole: per favore, raggiungi con i tuoi raggi questo bambino e mantienilo sempre al sicuro". Mia madre mi sollevò e lasciò che la brezza mi avvolgesse, mentre si rivolgeva al vento "Per favore riconosci questo bambino. A volte soffierai con forza, a volte sarai molto gentile, ma lascia che lui cresca imparando il valore della Tua presenza in ogni momento, mentre vivi su questo pianeta". Fui presentato all'acqua. "Acqua senza di Te non possiamo vivere. L'Acqua è vita. Chiedo che questo bambino non conosca mai la sete". Mia madre mi cosparse la fronte di cenere, dicendo: " Fuoco brucia gli ostacoli che mio figlio incontrerà nella vita. Libera la sua strada, affinché non inciampi lungo il sentiero che lo conduce ad imparare ad amare e rispettare tutte le forme di vita". Quella stessa sera venni presentato alla luna piena e alle stelle. Questi elementi avrebbero seguito la mia crescita , le mie corse sul tappeto d'erba offertomi da mia Madre e Nonna Terra, mi avrebbero seguito anche quando avrei inspirato l'aria che mantiene la vita e che fluisce all'interno del mio corpo....crescendo, sentivo di appartenere a questa famiglia , grazie alle relazioni che la mia gente aveva stretto con questi elementi ...ci sentivamo parte della natura.....eravamo allo stesso livello. Rispettavamo ogni singolo filo d'erba, ogni singola foglia d'albero, ogni cosa.
Fonte: Bear Heart "Il vento è mia madre"

venerdì 17 settembre 2010

Preghiera di Yellow Lark, capo indiano Sioux

O Signore, la cui voce sento nei venti

e il cui respiro dà vita a tutto il mondo, ascoltami.

Vengo davanti a te, uno dei tuoi tanti figli.

Sono piccolo e debole:

ho bisogno della tua forza e della tua saggezza.

Lasciami camminare tra le cose più belle

e fa’ che i miei occhi ammirino il tramonto rosso e oro.

Fa’ che le mie mani rispettino ciò che tu hai creato,

e le mie orecchie siano acute nell'udire la tua voce.

Fammi saggio,

così che io conosca le cose che tu hai insegnato,

le lezioni che hai nascosto in ogni foglia, in ogni roccia.

Cerco forza,

non per essere superiore ai miei fratelli,

ma per essere abile a combattere

il mio più grande nemico: me stesso.

Fà che io sia sempre pronto a venire con te,

con mani pulite e occhi diritti,

così che quando la vita svanisce

come la luce del tramonto,

il mio spirito possa venire a te senza vergogna.


giovedì 16 settembre 2010

In contatto con la vita...

La vita che si prende, che si tocca con le mani, le esperienze, le situazioni , le persone, passato e presente si confondono, odori, consapevolezza, piena consapevolezza di quello che accade...un periodo strano di vera vita, straordinario solo come la vita stessa sa essere...

martedì 14 settembre 2010

sabato 11 settembre 2010

I diversi volti di ishin: combattere

Finisce una battaglia e ne ricomincia un 'altra senza neanche avere il tempo di respirare...che la via mi stia mettendo alla prova?....adesso c'è una nuova consapevolezza..prima c'era lo sfinimento, ero incredula quando vedevo arrivare un nuovo colpo subito dopo un altro senza avere neanche il tempo per riprendermi....adesso mentre mi rialzo sanguinante sono pronta per il successivo attacco....vediamo cosa deve arrivare...dolore? ...no arrivi al punto che nessuna cosa ti sorprende più..una sorta di anestesia emotiva.....




Camminare in cerchio

ll baguazhang è una delle arti marziali cinesi più famose e rispettate nella stessa Cina e, nonostante sia l’ultimo nato tra i grandi stili tradizionali, la sua fama si è presto diffusa in ogni angolo del Celeste Impero. A questa notorietà non corrisponde, tuttavia, un’effettiva comprensione dei principi fondanti lo stile, per cui s’immagina spesso che le abilità per cui il metodo va famoso siano perdute nella notte dei tempi, quando non addirittura frutto di leggenda. Nell’immaginario collettivo, infatti, il baguazhang è distinguibile dalle altre arti di combattimento cinesi per la caratteristica maniera di camminare in cerchio, oltre che per le imprevedibili e devastanti tecniche di palmo. Si pensa comunemente che lo studio di questo esercizio misterioso migliorerebbe enormemente la salute e trasmetterebbe effettive abilità nel combattimento. Come simili traguardi siano possibili, però, pare cosa sconosciuta ai più. Infatti, se chiedessimo alla stragrande maggioranza dei praticanti di arti marziali, anche interne, di spiegarci perché si debba camminare in cerchio e come questa pratica possa rapportarsi alla salute e al combattimento, le risposte sarebbero quasi sicuramente confuse ed evasive e finirebbero sempre per coinvolgere poteri sovrannaturali che verrebbero acquisiti come per magia, dopo anni di pratica silenziosa.

La realtà è ben diversa: camminare in cerchio, o zou zhang, come si scrive nella traslitterazione dal mandarino, è davvero una peculiarità dello stile che lo distingue fortemente da tutti gli altri, ma la sua efficacia nel forgiare il combattente bagua come nel conferire salute al praticante è dovuta ad un attenta applicazione e ad una profonda comprensione di chiari principi posturali, di fisica meccanica e di movimento. Secondo il Maestro Zhang Dugan, uno dei più profondi conoscitori dello Stile degli Otto Trigrammi, zou zhang serve a costruire il corpo. Ogni metodo, infatti, segue proprie regole e distinti principi di movimento che, una volta legati alle tecniche ed alle strategie, costituiscono il fulcro di un’arte marziale e consentono di trarre l’efficacia marziale dalla corretta applicazione dei principi. Quindi, quanto più questi principi sono sofisticati, tanto più lo stile sarà efficace a livello di difesa personale.

Se il corpo, inoltre, non viene forgiato secondo quelle precise regole, lo stile viene svuotato di tutta la sua essenza. Ogni metodo marziale cinese, dunque, predispone per il praticante degli esercizi specifici idonei a costruire le connessioni articolari, l’adeguata muscolatura e la capacità di esercitare ed orientare la forza, caratteristiche che poi, a loro volta, devono essere applicate in combattimento, concorrendo tutte insieme al risultato finale. Nel baguazhang, scopo di zou zhang è proprio l’assimilazione delle regole che strutturano il corpo ed il suo movimento e che rendono unico lo stile.

Per impadronirsi di questa struttura è necessaria un’elevata concentrazione mentale (yi), posto che essa comanda il corpo e lo piega ai suoi voleri come un cavaliere fa con un cavallo imbizzarrito, dando origine al processo di mutamento che permette di interiorizzare progressivamente l’arte fino a farla divenire parte di sé. Si tratta cioè di un percorso che ci riporta ad un livello di maggior naturalezza sia fisica che psichica. Senza la corretta indicazione delle regole e dei principi, l’adepto corre il rischio di camminare anche per anni imitando la pratica dei maestri senza comprendere l’essenza dell’esercizio praticato. Così facendo non otterrà dal suo corpo alcun miglioramento, se non i benefici derivanti da una semplice passeggiata. Camminare in cerchio tenendo impegnati mente e corpo, viceversa, crea quelle torsioni, quelle tensioni, quei bilanciamenti e quelle spinte che permettono l’acquisizione di una forza tenace, fluida, sottile ed elastica insieme, che infine viene convogliata in una molteplicità di direzioni, in modo assai penetrante. Per raggiungere questi traguardi, il Maestro Zhang Dugan insegna che nessuna regola deve essere mai dimenticata. L’intenzione deve sempre pervadere il corpo e domarlo, poiché in qualsiasi momento questo può imbizzarrirsi, proprio come un cavallo selvatico, e condurre il suo cavaliere lontano dal cammino.

Questo percorso non è affatto misterioso; né comporta decenni di duro lavoro, ma consente in un lasso di tempo ragionevole, variabile secondo l’abilità e l’esperienza del praticante, di trovare una postura più corretta, di sviluppare forza senza tensione e fluidità senza mollezza, consentendoci di raggiungere, inoltre, maggior comprensione di se stessi e calma interiore. A livelli superiori di pratica di zou zhang, la sensibilità dell’allievo si acuisce a tal punto da percepire un universo interiore di tale portata che la ricerca di miglioramenti diviene un percorso infinito che ci accompagna per tutta la vita. E ciò costituisce il regalo più prezioso che il Bagua ci offre, permettendoci di essere attirati dalla pratica nella consapevolezza di poter ritrarre sempre qualcosa di nuovo e di utile ad una comprensione più profonda di se e della natura che ci circonda.

Camminare in cerchio, conoscendo le chiavi di lettura dell’esercizio, porta reali e ineludibili miglioramenti per le capacità marziali, oltre ad essere fonte di lunga vita. In base al principio secondo cui nulla nel baguazhang è mai lasciato al caso e tutto ha un significato applicativo e salutare, cosicché ogni movimento è interpretabile secondo i fini del combattimento reale. Camminando in cerchio vengono allenate la struttura corporea, la precisione, che nel baguazhang è elemento fondamentale, la concentrazione, le giuste tecniche di passo per cui il metodo va famoso, la volontà e la resistenza. Ma soprattutto nello zou zhang viene coltivata e migliorata la forza tipica dello stile che è fluida, continua e penetrante.

La locuzione ‘arte marziale’ in cinese si traduce wu shu, laddove per traslato wu ha il significato di preparazione, allenamento alla forza e shu di tecnica. Se l’altro pilastro fondamentale del baguazhang, il chuan zhang, allena la tecnica, zou zhang costruisce la forza marziale che supporta l’abilità tecnica.
Secondo Wang Zhuangfei, probabilmente il massimo esperto in quest’arte del xx secolo, esistono quattro massime che riassumono e spiegano zou zhang:

1. si deve tenere una posizione e con essa controllare sia il cerchio intorno a sé che il centro;

2. mentre si cammina è necessario immaginare che sotto i pedi crescano delle radici che rendono saldo il praticante;

3. camminando si aumenta la potenza e si genera forza verso ogni direzione;

4. girando in cerchio si acquista armonia, si allontana la malattia e si ottiene lunga vita.

Si dovrebbe meditare molto sul significato di queste massime che condensano in sé l’essenza di tale pilastro del baguazhang e inducono ad orientarsi verso una pratica costante di quell’esercizio infinito e splendido che è camminare in cerchio.
Fonte: Massimo Tucci

Liang Yi

La relatività di Yin e Yang e la dinamica tensione della loro interazione sono alla base del pensiero e di espressione nel Taoismo. E il risultato del mantenimento di un equilibrio tra Yin e Yang è, nell’uomo, la perfetta armonia e salute di corpo, mente e anima, e, nel cosmo, l’armonia e il rispetto della natura e dei suoi cicli.
Nella antica mitologia cinese la dea madre Nüwa, modellò con argilla i primitivi esseri umani. Li fece somiglianti a sé ma al posto della coda da drago che lei aveva, diede loro gambe affinché camminassero eretti. Trovandoli belli, decise di farne molti. Perciò prese un giunco e fece cadere gocce di limo che giungendo a terra si trasformarono in donne e uomini. Così, quando cominciarono a riprodursi per loro conto, la madre celeste si dedicò a creare altri esseri.
Fushi, compagno della dea, vide che gli uomini imparavano e allora si dedicò a insegnar loro come accendere il fuoco sfregando dei legnetti.
E fu così che una linea intera ▬▬ Yang divenne la rappresentazione del simbolo maschile, e una linea spezzata ▬ ▬ Yin, la rappresentazione del simbolo femminile.

Il digramma Yin e Yang è chiamato Liang Yi
, e attraverso la sua evoluzione dà luogo a simboli complessi, i trigrammi, che rappresentano una profonda spiegazione della natura del cosmo e della vita in esso contenuti.

La Liang Yi può essere equiparato all’atomo. Proprio come l’atomo è composto da protoni (che possiedono carica positiva) ed elettroni (che possiedono carica negativa), la Liang Yi si compone di cariche positive e negative. A differenza degli atomi, di cui si è tracciata la complessa organizzazione in oggetti materiali, la Liang Yi simboleggia il tracciato evolutivo del cosmo, descrivendone tutti i livelli di trasmutazione , dalla creazione attraverso la crescita, maturità, declino, scioglimento, e ricreazione.

Tuttavia, se il Taoismo può essere considerato una scienza perché si basa su una conoscenza dettagliata della natura in ogni sua manifestazione: fisica, chimica, biologica, psicologica, altresì riconosce che tutti gli elementi del cosmo sono soggetti alle stesse leggi e teorie fisiche; pertanto, le teorie e le leggi fisiche dell’universo materiale sono applicabili all’ universo spirituale. Quindi dalla comprensione del Taoismo scaturisce la comprensione completa di tutto l’universo (materiale e immateriale).
Tutto è compreso tra Cielo e Terra, ed in mezzo si sviluppa l’Uomo;
tutto l’organismo (microcosmo) è compreso tra Du Mai (mare dello Yang) e Ren Mai (mare dello Yin), ed in mezzo si estrinsecano le diverse proporzioni energetiche dello Yin – Yang.
Attraverso lo studio dei singoli Trigrammi è possibile conoscere la distribuzione dello Yin – Yang e del Qi nel corpo animale. Le corrispondenze tra gli otto trigrammi e le varie parti del corpo, abitualmente adottate sono quelle che troviamo nell’Yi Ching:

qian corrisponde al cielo
kun corrisponde al ventre
zhen corrisponde ai piedi
xun corrisponde alle gambe
kan corrisponde alle orecchie
li corrisponde agli occhi
gen corrisponde alle mani
dui corrisponde alla bocca

Non è forse lo spazio fra il cielo e la terra
Simile ad un mantice?
Vuoto, eppure inesauribile.
Dal suo movimento emergono sempre nuove cose
Molte parole non arrivano a coglierne il fondo.
Meglio restare con il vuoto centrale
Fonte: Paolo Chielli

Il corso naturale delle cose...

L’essere umano segue la terra,
la terra segue il cielo,
il cielo segue la Via,
la Via e la natura si seguono

mercoledì 8 settembre 2010

Occhi da orientale che raccontano emozioni.....


Già mi sono innamorato
di una bocca appena aperta
di un respiro senza fiato...
se potesse questo buio cancellarel'universo...
forse ti potrei guardare e non sentirmi così perso...

Ognuno ha un suo posto preferito: questo è il mio....


Ho visto un posto che mi piace si chiama Mondo...
Ci cammino, lo respiro la mia vita è sempre intorno
Più la guardo, più la canto più la incontro
Più lei mi spinge a camminare come un gatto vagabondo…
Ma questo è il posto che mi piace si chiama mondo….
Uomini persi per le strade, donne vendute a basso costo
Figli cresciuti in una notte come le fragole in un bosco
Più li guardo, più li canto più li ascolto
Più mi convincono che il tarlo della vita è il nostro orgoglio
Ma questo è il posto che mi piace si chiama mondo….
sì questo è il posto che mi piace…
Viviamo in piccole città (nascosti dalla nebbia)
prendiamo pillole per la felicità (misericordia)
Ho visto un posto che mi piace si chiama Mondo
Dove vivo non c’è pace ma la vita è sempre intorno
Più mi guardo, più mi sbaglio, più mi accorgo che
Dove finiscono le strade e proprio li che nasce il giorno
Ma questo è il posto che mi piace si chiama mondo….
sì questo è il posto che mi piace…

Yang puro


Nel Baguazhang di Sun Lutang gli Otto Animali rappresentano otto palmi, ma anche otto modalità, otto tecniche, otto intenzioni e otto spiriti. Ogni singolo palmo va analizzato e lavorato a lungo e da solo, prima di essere realmente efficace.....il primo animale di Sun, il Leone....., che esprime lo Yang puro, quindi l'aggressività, l'attacco, la volontà, ed è la base di tutti gli altri animali del sistema. Come dice Sun, il Leone è all'inizio delle diecimila tecniche del Baguazhang. A partire dal Leone gioca con la Palla, il Leone verrà declinato secondo gli Otto Metodi (Ban, Lan, Jie, Kou, Tui, Tuo, Dai, Ling) e applicato secondo le tre linee Yang che compongono il trigramma, quindi nei tre livelli fisici. Questi sono i primi 8 dei 64 palmi "post-natali". Useremo quindi tutte le parti del corpo per manifestare il Leone, braccia - gambe - torso, quindi insisteremo sul Lianhuan del Leone e infine entreremo nello spirito dell'animale cominciando a far vivere lo Youshen del Leone, entrando in una modalità del tutto nuova, in completa sintonia con l'animale.

Fonte: http://lzanini.blogspot.com/