Il guerriero non è taoista, buddista, confuciano, cristiano, induista o può essere tutte queste cose. Il guerriero segue il principio del corso naturale delle cose, quei principi universali che si trovano in ogni cultura e in ogni tempo.




giovedì 31 gennaio 2008

Scegliere di essere liberi...

Riflettete su questa frase e poi scegliete....
"Curati di quanto dicono gli altri e sarai sempre loro prigioniero."
(Lao-tzu, Tao te Ching)

martedì 29 gennaio 2008

Ciò che sembra reale e non lo è...

"Gli uomini sono turbati non dalle cose ma dalla visione che hanno di esse."
Fonte: Epitteto

domenica 27 gennaio 2008

Olocausto


giovedì 24 gennaio 2008

Sogni

"Penso che le cose più grandi succedono nei tuoi sogni. Insegnerei ai nostri bambini ad imparare a ricordare, perché ciò che è importante non è quello che è successo, ma quello che potrebbe succedere. È per questo motivo devi essere pronto a sviluppare la tua immaginazione e permetterti di avere un sogno di giorno e di notte” Simon Peres

mercoledì 23 gennaio 2008

IL MIO ELISIR

...praticando Wing Chun (che letteralmente significa eterna primavera) si arriva col tempo a scoprire il segreto dell'ETERNA GIOVINEZZA perchè, con la pratica costante, la nostra mente e il nostro corpo mantengono uno stato di primavera perenne.
Il Wing Chun ... insegna a studiare e capire il proprio corpo come architetti la propria casa; abitua il nostro corpo ad obbedire ad una logica semplice ed immediata, che porta a risolvere con naturalezza i problemi della vita.
Ci accorgeremo, con il tempo, che il nostro cervello si abituerà automaticamente a fare altrettanto.

GRAZIE STEFANO!





martedì 22 gennaio 2008

Crea, artista! Non parlare!


Come sempre, nel Blog "La via senza nome", si trovano post molto interessanti...

"Ammiro molto Goethe e le sue opere, e oggi vorrei proporvi qualche suo aforisma che riassume molto bene alcuni dei miei pensieri:"Amo quelli che desiderano l'impossibile."Sognare non costa nulla, e raramente otterrai qualcosa per cui non hai combattuto, perciò combatti per il meglio!"Colui che lungamente medita, non sempre sceglie la cosa migliore."A volte è meglio fidarsi del proprio istinto e agire che rimanere fossilizzati su pro e contro."Crea, artista! Non parlare!"Hai grandi capacità? Allora smettila di parlarne e usale."Essere stato un uomo significa aver dovuto combattere."Io direi anche "essere stato un essere umano". Se vuoi ottenere qualcosa nella vita preparati a lottare per questo."La conoscenza non è abbastanza, dobbiamo applicarla.Volere non è abbastanza, dobbiamo fare."La conoscenza è potere, ma solo se è utile. Se ad ogni buon progetto non si fa seguire l'azione, allora sarà stato un progetto totalmente inutile.

"Forse ishin dovrebbe trovare pure il tempo per Goethe....

CONSAPEVOLEZZA

In psicologia biologica, con il termine consapevolezza (inglese awareness) si intende la percezione e la reazione cognitiva di un animale al verificarsi di una certa condizione o di un evento. La consapevolezza non implica necessariamente la comprensione.
Il concetto di consapevolezza è relativo. Un animale può essere parzialmente consapevole, oppure può essere consapevole a livello subconscio o anche profondamente consapevole di qualcosa. La consapevolezza può essere individuata in uno stato interno, quale ad esempio una sensazione viscerale o la percezione sensoriale di eventi esterni.
La consapevolezza fornisce il materiale "grezzo" a partire dal quale gli animali possono sviluppare delle idee soggettive circa la loro esperienza, il passo successivo alle idee è arrivare a scoprire la parte inconscia, diventando totalmente conscia, questa è l'illuminazione. L'uomo è l'unico animale che può raggiungere questo stato (il picco più alto di consapevolezza).
Fonte: Wikipedia

domenica 20 gennaio 2008

TOTI




Zen



La parola giapponese Zen deriva dal cinese ch'an e dal sanscrito dhyana, che significa non solo "meditazione" ma anche "tutto, insieme". La traduzione occidentale poco si presta a descrivere il molteplice senso originario del termine, che usa il significato di meditazione più come il centro a cui ruota il vero e più completo significato. Lo stesso è per la pratica Zen: attraverso di essa il Maestro educa i discepoli ad una esperienza completa e profonda della vita, rinunciando alle distorsioni dell'ego ed ai filtri che assorbiamo inconsciamente dall'ambiente in cui viviamo; senza questi, noi possiamo sperimentare la realtà così com'è, fino ad arrivare a liberarci dalla sofferenza."...Versare tutta l'acqua di un recipiente così com'è in un altro..." Questa frase del M° Dogen (1200-1253) con grande chiarezza illustra il fulcro dell'educazione Zen e cioè alimentare continuamente il rapporto tra Maestro e discepolo, un contatto da persona a persona, da esperienza a esperienza al di là di astrattismi e speculazioni dialettiche.Lo Zen è stata definita la religione dei Samurai. La pratica dello Zen conduceva il guerriero ad ottenere quello stato di Mushin (non-mente) essenziale all'efficacia nel combattimento. La continua consapevolezza del proprio essere nel momento presente in una ricerca di armonia ed efficienza sono alla base dell'educazione Zen. Bodhidharma, principe indiano, venne in Cina per diffondere il Buddhismo e si stabilì nel tempio di Shaolin. Quivi insegnò ai monaci la corretta meditazione Zazen riconducendoli all'originario insegnamento del Buddha e le tecniche da combattimento ed energetiche che ristabilirono il corretto equilibrio mente-corpo.Da allora la meditazione è sempre stata parte integrante, insostituibile, della pratica delle arti marziali cinesi e successivamente giapponesi.Il momento contemplativo diviene il fondamento insostituibile dell'azione, favorendo un'immediatezza nella comprensione attraverso il corpo del significato profondo del Budo e ristabilendo quella intuitività primordiale che l'uomo moderno ha perduto e che le Arti Marziali si prefiggono di recuperare. E' famoso il detto : "Ken Zen Ichinyo" : il pugno (karate) e lo zen sono una cosa sola. Questa affermazione viene frequentemente fraintesa col significato che poichè il Karate e lo Zen hanno il medesimo sapore non è necessario praticare Zazen. In realtà l'affermazione "Ken zen Ichinyo" significa proprio il contrario :che la pratica dinamica del Karate al suo livello più alto si integra indissolubilmente con la stabile e rigorosa postura dello Zazen, creando una reciproca e fruttuosa influenza. "...L'Arte Marziale è lo spirito di chi con una semplice lancia può far fronte, in nome della dignità, all'arma più potente, più sofisticata. Questo è lo spirito dell'Arte Marziale e, in definitiva, dell'uomo... L'uomo che, con una semplice lancia, ben piantato sui suoi piedi, si pone davanti alla vita e alla morte, incurante della propria vita e della propria morte, afferma la Grande Vita."

sabato 19 gennaio 2008

Le cose di ishin




Siu Nim Tau

Tradotta letteralmente "forma della piccola idea" la Siu Nim Tau è la prima forma a mani nude ad essere insegnata nel Wing Chun. E' chiamata anche "Saam Bai Fat" (nome anche di una forma, molto più complessa, di Weng Chun) ossia "triplice preghiera a Budda" a causa del 3° set, dove il movimento Wu - Sau viene eseguito tre volte.Leung Ting nel suo libro dedicato a questa forma spiega il significato filosofico del suo ruolo di prima forma del sistema: "Se non si è in grado di maneggiare nemmeno una "piccola idea" correttamente, non saremo in grado di fare niente correttamente".Questa citazione si rifà sia alle tecniche di Wing Chun usate nel chi sao, che di fatto sono combinazioni di tecniche studiate nella SNT; non saper utilizzare bene le tecniche di base significa non poter combattere.Un secondo significato riguarda l'atteggiamento mentale del praticante: spesso chi si approccia a un sistema di kung fu viene distratto dalla moltitudine di particolari ("molte idee") e si allontana dal mettere a fuoco ciò che è veramente importante per progredire al meglio. Occorre imparare una piccola idea per volta per poi arrivare al concetto generale.La respirazione, specialmente durante il 3° set ("triplice preghiera a budda") ha un'importanza particolare, ove compare quello che Leung Ting chiama "reverse breathing".Tecnica caratteristica della respirazione del Chi Kung, non a caso questa forma viene denominata la forma del chi kung del Wing Chun.

Motti della Siu Nim Tau
Spingi la testa verso il cielo e rimani stabile sul terreno
Testa alta con visuale orizzontale
Torace contenuto e bacino in posizione post-versa
Addome contenuto e bacino in linea
Quando il gomito spinge in basso la spalla cade
Guarda dove va la mano

LUISA PUCCINI






Qi Gong

L'ideogramma cinese Qi (Chi): energia

Il Qi Gong - Chi Kung, il cui significato è "lavoro per aumentare l'energia vitale", è parte indissolubile del patrimonio culturale della Cina. È un'arte la cui pratica migliora la salute e rinforza il corpo armonizzando tre fattori: il respiro, la postura fisica e il pensiero. Nato più di 4000 anni fa come metodo d'uso popolare per curare, successivamente fu assimilato dalle dottrine taoiste e buddiste che lo interpretarono secondo i loro principi, e da popolare divenne disciplina occulta, riservata a pochi iniziati e quindi insegnata a poche persone. Questa situazione si mantenne sino a non molti anni fa, quando iniziò una forte espansione sia in Cina sia nel resto del mondo. Molte sono le scuole di Qi Gong - Chi Kung, d'ispirazione sia buddista sia taoista e le differenze principali tra le due tendenze riguardano la circolazione e lo scambio dell'energia. Per il Qi Gong - Chi Kung taoista il corpo umano è un universo (microcosmo) inserito in un altro universo (macrocosmo), e per questo l'energia è fatta circolare all'interno del corpo attraverso canali preferenziali di scaricamento in modo da accrescerla e trasformarla (trasformazione alchemica) per conseguire l'immortalità. Il Qi Gong - Chi Kung buddista rileva l'importanza della liberazione dalla sofferenza per mezzo dello sviluppo della consapevolezza: i suoi metodi sono prevalentemente statici (meditazione da fermi). L'accrescimento del Chi non è visto come l'obiettivo principale. Per quanto riguarda l'aspetto esteriore degli esercizi Qi Gong - Chi Kung, così come si presentano all'osservatore esterno, si offrono tecniche di riposo dove l'attività si svolge all'interno del corpo mentre il corpo rimane fermo oppure in movimento, e il movimento aiuta l'energia a circolare. Il Tai Chi Chuan può essere considerato un metodo di Nei Tan Chi Kung in grado di generare l'energia a partire dal tan tian, un punto nel ventre situato a circa tre centimetri dall'ombelico. Il Qi Gong - Chi Kung è utilizzato non solo a scopo terapeutico dalla medicina tradizionale cinese, per i suoi benefici effetti, ma anche dalle arti marziali per favorire e rinforzare la circolazione sviluppando e praticando diversi metodi. Secondo lo scopo delle tecniche, si possono distinguere tecniche dure, che come obiettivo principale hanno l'aumento della propria forza e capacità difensiva, e tecniche morbide, che servono a incrementare lo stato di salute e aiutano a curare alcune malattie.
Fonte: Tecniche Arti Orientali

venerdì 18 gennaio 2008

L'antidoto

La conoscenza è vista anche come una sorta di antidoto all'irrazionalità delle emozioni umane. Come dice Ralph Waldo Emerson: "La conoscenza è l'antidoto della paura; Conoscenza, Uso e Ragione, coi loro ausili più elevati. Il bambino su una scala, o un graticolato, o in una vasca da bagno, o con un gatto, è in pericolo quanto il soldato davanti al cannone o a un’imboscata. Ciascuno sormonta le paure non appena comprende precisamente il pericolo e impara i mezzi di resistenza. Ciascuno è soggetto al panico, che è, esattamente, il terrore dell'ignoranza arresa all’immaginazione."