Mi piace che ancora esistono persone che scelgono.
Mi piace che ancora c'è chi lotta per i propri ideali.
Mi piace chi non si lascia vincere dal senso di impotenza.
Mi piace chi è disposto a tutto pur di non perdere la propria libertà.
Mi piace che si lavora insieme per uno scopo comune.
Mi piace il coraggio.
Mi piace quando l'uomo supera la fatica del sacrificio quando vuole ottenere qualcosa.
Mi piace perchè nella fatica viene fuori l'umanità offuscata ormai dai bisogni effimeri che la società ci impone.
Mi piacerebbe avere la fortuna di conoscere gente così...
2 commenti:
Le tue parole sono bellissime e anche il racconto del monaco del post precedente è emozionante. Non si può rimanere indifferenti (se si ha un minimo di sensibilità, ma non tutti ne hanno) di fronte a queste cose e alla situazione che c'è in Tibet. E come il Tibet migliaia di altre situazioni in tutto il mondo. Ben vengano iniziative come questa marcia dei monaci e altre per attirare l'attenzione su questi problemi. Se potessi sarei al fianco di ogni disperato oppresso che chiede giustizia.... ma se mi metto a riflettere un'attimo su queste situazioni mi rendo conto che è come voler togliere l'acqua dalla barca che sta affondando usando un bicchiere. Per quanta acqua tu possa asportare, dalla falla ne entra così tanta che non ce la farei mai e far rimanere la barca a galla.... l'unica possibilità è tappare la falla. L'unica possibilità per avere un mondo migliore è educare la gente al rispetto reciproco e alla compassione. Finchè ci sarà un diverso ci sarà un conflitto. Bisogna educare i giovani in modo che un domani loro non possano più tollerare che accadano queste cose.
Come ti ho detto ho cercato di fare un riassunto del mio pensiero. Ci sarebbe ancora tanto da dire ma per un commento su un blog mi sembra anche troppo lungo.
Belle alcune foto! Nell'ultima la borraccia sul davanzale della finestra è uguale a quella che avevo io da piccolo quando andavo a pescere con il mì babbo! :)
Sono assolutamente d'accordo con te!
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