Il guerriero non è taoista, buddista, confuciano, cristiano, induista o può essere tutte queste cose. Il guerriero segue il principio del corso naturale delle cose, quei principi universali che si trovano in ogni cultura e in ogni tempo.




venerdì 18 aprile 2008

Chiacchiere tra guerrieri all'ora del the: ...come acciaio avvolto nel cotone

Per Vivi e Suppaman: dici che il KARATE è più essenzile del KUNG FU forse perchè hai praticato SHAOLIN, WUSHU o qualcosa di simile. La prerogativa del WING CHUN è proprio l'ECONOMICITA' ed è per questo che si basa su linee rette e non circolari e a prima vista appare "brutto" e poco elegante (mentre poi nel tempo, praticandolo scopri che è caratterizzato da una peculiare eleganza). L'economicità fa si che non si sprechi tutta quell'ENERGIA che si consuma quando si irrigidisce un muscolo come succede nel karate e nello shaolin. In più questo essere MORBIDI [VEDI MIO POST SULLA RIGIDITA'] ti permette di SENTIRE l'avversario e quindi di intercettarlo con maggiore sensibilità (nel wing infatti si fanno esercizi di sensibilità per affinare questa capacità ed è per questo che spesso ci si allena ad occhi chiusi). Mentre la FORZA si sviluppa internamente attraverso il potenziamento dell'ENERGIA che si ottiene attraverso il QI GONG....e qui torna il concetto di ACCIAIO AVVOLTO NEL COTONE O NELLA SETA. Io mi sono data una spiegazione del tutto personale di tutto ciò (ho una mente scientifica e sono sempre un pò scettica, della serie se non vedo non credo: è come se attraverso il Qi Gong si alennassero le fibre muscolari più profonde che producono forza mentre quelle più esterne restano morbide per sentire...non so quanto questa mia intuizione corrisponda a realtà però! Un saluto a tutti!!

13 commenti:

Il Biondo ha detto...

Supporto la tesi di I Shin specialmente per quanto riguarda il Qi Gong che io pratico da diversi anni sia medico che diciamo "marziale".. personalmente provengo dal Tai ji Mei Hua Tang Lang Quan.. in parole povere lo stile della Mantide del fior di prugno, anch'esso uno stile molto essenziale ma che fa della sfericità la sua forza, anzi più della sfericità sarebbe corretto dire dell'uso del movimento a spirale, presente quello che fa l'acqua quando cade su una superficie o quando deve sorpassare un masso lungo la corrente?!
Insomma alla fine io credo che potremmo stare mesi a pronunciarci sui diversi stili e discipline ma in cuor mio sento che l'essenziale di ogni atto sia non nella forma ma nei principii adottati per esprimerla!
Buon Viaggio

Andrea Sguotti ha detto...

Con il termine essenziale non intendevo meno efficace o qualsiasi senso critico negativo ma semplicemente privo di una certa estetica. Sono uscito dal discorso degli stile appunto perché ho preso in considerazione solo i rami generici dei due tronconi.
Poi scendendo in ogni singolo stile, non c'è un migliore o peggiore.. c'è il praticante e il maestro che li rendono grandi. Ci sono concetti più o meno adatti ad ognuno di noi.
Non mi permetterei mai di criticare nessuno... perché sono convito che ogni stile possa insegnare qualcosa e che nel campo di battaglia.. vince il Guerriero non lo stile.
Io di mio pratico kung fu Cino-vietnamita con inserire tecniche di tae so do e karate goju ITALIA da 7 anni, da 1 pratico jujitsu e quando posso faccio stage di altre arti marziali.
Spero, se c'è stato, di aver chiarito il malinteso.
Per quanto riguarda quello che hai scritto sul WING CHUN sono pienamente d'accordo con te e il_biondo.
Namasté, un sorriso :-)

ishin ha detto...

Per suppaman: non ho percepito assolutamente nessuna critica nelle tue parole, anzi vi invito tutti a parlare liberamente del proprio punto di vista, credo che sia un arricchimento per tutti. Mi spieghi dove trovi il tempo di fare tutte quelle discipline? A me piacerebbe fare tante cose, scoprire nuovi mondi, ma penso spesso che una vita non mi basta!

Andrea Sguotti ha detto...

Beh alla fine sono due arti marziali, di una sono istruttore mentre l'altra sono appassionato e frequento solo una volta alla settimana per piacere e crescita personale. In pratica sono 3 giorni a settimane, mentre gli altri due mi curo l'anima :-)
Sono contento che non ci siano stati malintesi, e (cascando nella ripetitività) hai ragione una vita non basta. Spesso guardo i CV dei vari maestri che hanno dan in 7-8 discipline.. e mi chiedo dove hanno trovato tutto il tempo.. facendo solo quello? e come si mantenevano?
e come facevano a non fare confusione con i fondamentali?
Io già con due discipline.. se non sto attento le mischio!
Che poi è un bene perché vuol dire che quel che so è interiorizzato ma è male se sei da na parte e invece del tuo tradizionale esegui quello di un altra scuola :-)

Il Biondo ha detto...

La vita di chi pratica queste discipline e le sente come parte di se diventa quasi una vita monacale.. io lo faccio di lavoro, insegno qi gong della salute agli anziani e insegno yoga... sono giovane ma sono più di 10 anni che pratico.. 3 sere alla settimana poi studio con il maestro kung fu e tai ji.. per me non è difficile come dice supp perchè le linee guida di queste discipline sono le stesse, però alcune volte faccio pure io confusione.. per esempio nella forma a mani nude del kung fu sempre più spesso mi ritrovo a perdere la presa della mantide per fare la frusta semplice del Tai Ji.. però credo che anche questo faccia parte del "Kung Fu", inteso come "ottenuto attraverso un duro lavoro" e che sia un buon allenamento per riuscire ad utilizzare lo strumento utile nel momento giusto.. adattarsi come l'acqua..
Buon viaggio

Andrea Sguotti ha detto...

Questo è un prezioso contributo, Grazie il biondo!

Il Biondo ha detto...

Per Ishin: la tua intuizione sul Qi Gong è molto buona, o almeno è quello che sostengono i miei maestri e che io inizio a percepire sul corpo durante la pratica ma anche durante la vita quotidiana. In effetti si ricerca la stimolazione dei muscoli profondi, quelli posturali, più vicini alle ossa che sono capaci di esprimere una forza di gran lunga superiore a quella espressa dai grandi muscoli superficiali. In questo modo si ha realmente un rilasciamento molto buono dei muscoli superficiali, quindi anche un'elasticità più profonda e una capacità di forza esplosiva notevole, in più un senso di morbidezza nei movimenti che, come sempre, ricorda l'acqua. Per questo i miei maestri ridono dei fisici scolpiti da palestra e degli addominali a tartaruga.. specialmente un maestro cinese che è pure medico agopuntore ogni volta che incontra un praticante un po' Big Jim chiede sempre come sta il suo intestino... in sostanza il muscolo deve contrarsi quando ce n'è bisogno, così come il sole sorgere e tramontare, e non sempre essere allo zenith! Complimenti comunque per l'intuizione, si vede che sei un'attenta praticante e non semplicemente una studentessa di arti da combattimento. Lieto di averti incontrata!
Un abbraccio
Buon Viaggio

Anonimo ha detto...

Grazie Ishin dello spunto interessante! Premetto che io non "credo" nel Qi Gong, o meglio, non c'è niente da credere. Il Qi Gong è un modello di spiegazione, non un fenomeno. Che, ad esempio, una corretta respirazione sia benefica è fuor di dubbio. Poi ognuno sceglie se chiamarlo raffinare il Chi nel Dan Tian, bioelettricità o miglior ossigenazione del sangue è questione di gusti personali. Lo stesso dicasi per "imparare ad usare la forza nascosta" o migliorare la coordinazione neuromuscolare. Just my two cents.

ishin ha detto...

Per rik: quale fastidio? Ribadisco ogni diverso punto di vista è un arricchimento! Quindi sentiti libero di scrivere quello che vuoi!!

Il Biondo ha detto...

Rik: concordo con I Shin anche perchè nella mia mente fervida amo pensare che ci siano in qualche modo delle connessioni (forse anche qualcosa di più..) tra i grandi maestri che sono apparsi sulla terra durante il corso dei secoli... e che dai mortali sono stati chiamati in modo simile.. forse.. Lao Tzu, Chuang Tzu, GeSu.. Kung Tzu , mah... sarò blasfemo ma tutte queste figure professano principii simili non trovate..!?
Buon viaggio

ishin ha detto...

Per il biondo: anche io qualche volta ci ho pensato...credo esistano dei principi universali e trasversali non solo in ambito filosofico-religioso ma anche in altri campi del sapere.

Il Biondo ha detto...

Per I Shin: se già non lo hai letto ti consiglio "Il mattino dei maghi" all'inizio ti sembrerà un po' pesante però se riesci a superare le prime 70 pagine rimarrai attonita.. Gli intrecci del sapere nella storia, nei secoli sono alquanto.. "strani..?!"
Buon Viaggio

Viviana B. ha detto...

Che bella che è diventata questa chiacchierata tra guerrieri! Davvero... arricchente!
E' bello vedere come, pur nelle diversità, vi sia un terreno comune di passione e rispetto per l'altrui punto di vista.
Bella la lettura fornita da tao-k, con la quale concordo in pieno. "Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo", scriveva Shakespeare (tutt'altro che marziale, ma calzante); la corretta respirazione porta enormi benefici, comunque si voglia chiamare questo fenomeno! Un pugno in viso farà sempre male, comunque si voglia chiamare il pugno...
E concordo in pieno con Rik quando dice "ama e fa ciò che vuoi" nel senso che di vivere liberamente ciò che si è appreso.
Buona giornata e buon cammino a voi tutti!