Il guerriero non è taoista, buddista, confuciano, cristiano, induista o può essere tutte queste cose. Il guerriero segue il principio del corso naturale delle cose, quei principi universali che si trovano in ogni cultura e in ogni tempo.




giovedì 24 aprile 2008

Chiacchiere tra guerrieri all'ora del the: RISCALDARSI L'ANIMA CON UNA TAZZA DI THE FUMANTE

Ispirato dal commento del biondo: le persone fanno le cose ma non si chiedono mai "ma è questo quello che voglio per me? Quello che desidero?"....li vedi tutti li a fare le "pecorelle" (io l'ho fatta per lunghi anni) e non sentono... poi un giorno incontri la VIA e tutto cambia, cominci a sentire la vita, il sole, il mare, il vento, IL RESPIRO (che scoperta meravigliosa), tutto ciò che prima davi per scontato diventa VIVO (anche il tuo corpo produce sensazioni che non ti saresti mai aspettato...come aver portato accanto a te per tutta la vita una valigia e renderti conto solo dopo tanto tempo che contiene una tasca piena di cose meravigliose)....e tutto man mano si fa chiaro, cominci a SCEGLIERE in funzione del SENTIRE e butti nell'immondizia tutto quello che per la società ha grande valore ma di cui a te non importa più nulla.....e un bel giorno ti trovi però (come dici tu biondo) in viaggio da solo, ti senti un marziano, gli altri non parlano la tua lingua e ti guardano con occhi stralunati e perplessi quando ci provi e allora lasci perdere e continui il tuo cammino in solitudine. Pensi semplicemente che questo è il prezzo da pagare per il sentire. Poi un bel giorno, inaspettatamente incontri un guerriero, e ti sorprendi perchè parla la tua stessa lingua, e poi un altro e un altro ancora e ti meravigli mentre ti riscaldi il cuore e l'anima con una tazza di the fumante...
Forse adesso sono io la visionaria?

15 commenti:

CRAMPO ha detto...

Che bello! Sembra di leggere le parole che ho dentro.
Non sei una visionaria. Credo sia quello che succede a tutti coloro che abbiano deciso di intraprendere una certa strada come abbiamo fatto noi.
Grazie per queste tazze di the che ci offri. Riscaldano veramente l'anima.
Ah! Se non ti dispiace, sul mio blog, ho aggiunto il link al tuo.
Ciao, a presto.

Andrea Sguotti ha detto...

Colui che considero Il mio Maestro in un periodo di crisi mi disse:
"La Via del Guerriero è una via che va percorsa in solitudine.. tuttavia quella del Maestro lo è ancora di più."

Il Biondo ha detto...

Io credo sia proprio così... e l'atto più difficile sarà, ogni volta che incontri un altro guerriero, gioire per averlo incontrato e dopo una notte passata davanti al fuoco con una tazza fumante di mate, permetterti e permetterli di riprendere il cammino accontentandosi solamente dello splendido rubino del ricordo che vi siete donati! La tentazione di rimanere seduto sarà forte, quella di incatenarvi insieme ancora di più (sia esso compagno/a amico maestro gruppo etc..) chiedendoti "che cosa posso volere di più?" ... ma il rischio è di perdere la via, di rimanere per sempre a raccontarsi la vita davanti al fuoco e ritrovarsi incapaci di alzarsi e riprendere il cammino così da non poterla più vivere...
Alle volte il dolore dell'arrivederci sembra offuscare il piacere di essersi incontrati... ma per nostra Fortuna la vita non è solo una tazza di pu er cha!!
Vi abbraccio guerrieri e grazie a te I shin per aver creato questa locanda virtuale in cui riposare il cuore ogni tanto.
Buon Viaggio

rik ha detto...

A me pare che Ischin siano più persone...forse una squadra ?
non so....
saluti da Riccardo

Viviana B. ha detto...

Hai scritto quello che sento.
Lo sguardo attonito di chi ti sente dire, con semplicità e calma, che quello che per loro è la vita per te è solo "cornice". La solitudine che si prova quando si capisce che la tua via ti porta lontano dal sentiero percorso dalla moltitudine. Ma anche la gioia che ti cresce dentro ogni volta che la via ti regala una nuova scoperta, una nuova consapevolezza...
E la gioia di trovare un'altra guerriera con la quale sorseggiare il thè parlando di ciò che per noi... è noi. Con la consapevolezza che ciascuno ha la propria via da percorrere, ma ci si saprà sempre riconoscere al momento di bere il thè.
A presto, mia cara guerriera!

ishin ha detto...

*vivi: STRAORDINARIA SINTESI
*rik: ma quale squadra? IO sono una!

Quappe ha detto...

ciao ishin , straordinari i concetti che esprimi .
complimenti anche a il biondo veramente azzeccato, vorrei riuscire ad essere daccordo, difficile a farsi
. ciao

Quappe ha detto...

ciao ishin
scusate la mia riflessione-provocazione ,
Ma dato che gira e rigira non ci fermiamo mai
con nessun guerriero, davanti a nessuna tazza di the e davanti a nessun fuoco non è che alla fine non ci riscaldiamo mai il cuore e ci vien solo voglia di buttarcisi dentro a quel fuoco ?

ishin ha detto...

* quappe:io mi ci riscalderei volentieri davanti a quel fuoco...ma la gente di questi tempi è troppo superficiale e veloce per fermarsi, appare e scompare dalla tua vita...ma questo solo fino a che noi glielo permettiamo...la verità è che accanto a quel fuoco, accanto a noi dovremmo far fermare solo le PERSONE realmente SPECIALI e non chiunque..e questo è un grosso errore!

Quappe ha detto...

così, pero viene a cadere il concetto che esprime il biondo

Il Biondo ha detto...

quappe io non dico di non fermarci a riscaldarsi.. ma scherzi?! Sostengo soltanto che può essere comodo cedere all'impulso di rimanere per sempre davanti a quel fuoco che ci sembra magnifico e che in realtà lo è perchè unico ma che non è sicuramente il solo preparato per noi lungo il cammino. Il cuore lo si riscalda sia con il te che con il fuoco di una bivacco, ma anche con un'alba magnifica tra i monti od un tramonto sul mare e un alberello che lotta in un aiuola in centro città..
Buon viaggio a tutti ovunque sia il vostro giaciglio di questa notte.

rik ha detto...

Ti chiedo scusa ishin ma sei così prolifica di idee e argomenti, che pensavo ci volesse più di una persona a discutere tante questioni belle e interessanti...complimenti!

saluti da Riccardo

CRAMPO ha detto...

Leggo con molto piacere e rispetto quello che scrivete, tutti voi nobili guerrieri.
Quello che penso io è che oltre alla bellezza di ritrovarsi ad un bivacco insieme ad altri guerrieri una cosa altrettanto bella è poter percorrere un certo tratto del sentiero, più o meno lungo, insieme ad altri guerrieri. Io non credo che la via debba essere percorsa necessariamente in solitudine. La solitudine è tipica del monaco. La prerogativa del guerriero è andare per il mondo e confrontarsi con gli altri.
Poi anche il guerriero avrà i suoi periodi in cui sentirà l'esigenza di ritirarsi in solitudine per guardarsi dentro e riflettere sulla strada percorsa così come il monaco avrà i periodi in cui uscirà dall'eremo e andrà in giro per il mondo a predicare ma stiamo attenti a non confondere le due cose. Una è il guerriero, altra cosa è il monaco.
Entrambe le vie possono portare al raggiungimento della meta ma il modo è differente.

Il Biondo ha detto...

GIà... ma il monaco è comunque un guerriero ed il guerriero porta dentro l'aspetto monacale.. fermarsi ad un bivacco o procedere con qualcuno al fianco ha lo stesso significato. La strada la facciamo anche quando riposiamo... perchè il riposo è necessario per il cammino, quindi fermarsi al fuoco o camminare può essere fatto assieme a qualcuno ma senza perdere di vista comunque la strada. Approposito.. Io credo che oggi possano esistere solo i Monaci-guerrieri e il tibet ne è un esempio!
Buon Viaggio

ishin ha detto...

*crampo: STRAORDINARIO!
*il biondo: non scordiamoci quello che accade in tibet, ci penso quasi ogni giorno, penso che contribuiamo a farci calpestare i nostri diritti e mi sento impotente. Le tue parole esprimono sempre molta saggezza; è vero noi guerrieri siamo un pò monaci, a volte ci ritiriamo e questo ritirarsi non è un fermarsi..la penso proprio come te.