Il guerriero non è taoista, buddista, confuciano, cristiano, induista o può essere tutte queste cose. Il guerriero segue il principio del corso naturale delle cose, quei principi universali che si trovano in ogni cultura e in ogni tempo.




domenica 20 luglio 2008

Io ci sono stata



E cose da dire ne avrei tante....ma oggi mi è piaciuto questo articolo che vi posto, che più che farci riflettere su
SL spero faccia riflettere sulle sorti dell'italia, la nostra italia....



"Una delle cose che in questi giorni mi sta facendo davvero pensare, è il successo mediatico di Second Life in Italia.Si sprecano infatti gli articoli, i reportage, le osservazioni, le note di costume su questo spazio sociale immersivo in 3D.
L’ultima riflessione l’ha fatta su La Repubblica di ieri (6 marzo), Adriano Sofri, in un articolo con richiamo in prima pagina dal titolo “Second Life, perchè vogliamo un mondo parallelo”, che faceva parte di un interessante special sul prodotto dei Linden Labs.
Secondo il celebre ideologo/intellettuale italiano, Second Life è l’attualizzazione dell’ideale comunista della società senza vincoli di classe, che consente una vita multipla così come tratteggiata dall’ Ideologia tedesca di Marx e Engels.
Non ho strumenti intellettuali a sufficienza per criticare l’osservazione di Sofri, un po’ perchè l’ideologia comunista - come altre ideologie - non è mai stata il mio forte, un po’ perchè l’ideale utopico è comune a quasi tutte le riflessioni sulla società prossima ventura, da Tommaso Campanella a George Orwell.
Però secondo me c’è un motivo per cui Second Life diventa terribilmente affascinante vista coi nostri occhi da generazione 1.000 euro, noi flessibilità lavorativa, noi individualisti basati su network.Il fatto è che Second Life per noi rappresenta una enorme opportunità.Una specie di Eldorado in cui - con banda larga e pazienza - costruire non ciò che avremmo voluto essere, ma ciò che vorremmo essere.
La società che ci circonda ci manda messaggi tutt’altro che rassicuranti.Non puoi avere una casa: non vivresti a sufficienza per estinguere il mutuo.Non puoi fare il lavoro che vorresti: i settori che scegli sono saturi e chi si è insediato prima di te non lascia nessuno spazio.Non puoi aprire una tua impresa commerciale: le banche si fidano poco e il mercato non ti perdonerebbe e comunque ti devi destreggiare tra burocrazie e finanziamenti.Non puoi far parte della vita politica: sarai sempre un giovanotto guardato con sufficienza dalle cariatidi che stanno al potere al posto tuo.Non puoi fare nulla.Forse avere qualche relazione sociale in “modalità aperitivo”.
Second Life è diverso.Non è tanto il fatto che con qualche click ti fai alto biondo e snello.Il bello è che puoi farti una casa, trovarti un lavoro, crearti degli amici, magari guadagnare qualcosa con la compravendita dei tuoi beni virtuali.In pratica puoi avere una vita normale.Quello che è paradossale, è che tanto più il mondo si sposta su Second Life (dalla Reuters a Gabetti), tanto più è legittimo pensare a Second Life come un’alternativa.
Pensaci bene dove vorresti vivere fra questi due mondi:In un mondo in cui la realtà è concreta e in cui le opportunità sono simulate, finte?In un mondo in cui le opportunità sono concrete e la realtà è simulata, finta?
I media dicono che le persone vanno su Second Life per farsi una vita parallela.A me sembra che le persone vanno su Second Life per farsi una vita.Punto."
Fonte: http://www.tecnoetica.it/

4 commenti:

Andrea Sguotti ha detto...

Secondo te, second Life a parte, perché la gente sta scappando all'estero?

CRAMPO ha detto...

Articolo interessante. Io sceglierei comunque la realtà concreta anche se l'apparenza è peggiore rispetto alla realtà virtuale ma è comunque reale. Ricordate il film Matrix no?! E poi sono ancora convinto che se lo vogliamo veramente possiamo fare qualcosa per crearci un mondo migliore in cui vivere....

ishin ha detto...

Rivedremo tutti quanti Matrix.....ma nel frattempo non basta sognare, non so cosa ci vorrebbe per risollevare le sorti della nostra italia, a parte aprire le menti attraverso la conoscenza, cominciare ad indignarsi veramente ed avere il coraggio che serve per il cambiamento. Forse anche questa sarebbe LA VIA DEL GUERRIERO ma figuratevi se l'italia ha questo livello di consapevolezza e di forza d'animo?.....CRAMPO come si dice in sicilia LA VEDO MALA PRESA...

CRAMPO ha detto...

In toscana si dice che l'è maiala! Rissollevare le sorti della nostra italia (e del resto del mondo che, si ci sono anche posti migliori dell'italia ma ce ne sono anche tanti pegiori) è un processo lento e difficile. Secondo me è una questione culturale e di educazione della società. Non è una questione di politica, di economia, o di leggi. E' una questione di solidarietà, di rispetto, di "evoluzione intellettiva". Ed è qui che ognuno di noi che è più sensibile a queste cose può fare qualcosa. Parlando tra di noi e con le persone che ci stanno accanto. Coinvolgendo i nostri amici e gli amici degli amici e agggrgandoci e facendo partecipare sempre più persone.
Purtroppo questa cosa richiede tempo e un grosso impegno di ognuno e per la maggior parte della gente è più comodo starsene sul divano a lamentarsi e rifugiarsi in una realtà virtuale come quella di Second Life o quella della televisione.
Non mi ricordo chi era che disse che se vuoi cambiare il mondo devi iniziare con il cambiare te stesso. E' l'unica cosa che possiamo fare. Cambia te stessa (e la pratica che stai facendo è un'ottimo modo, te ne stai già rendendo conto dei cambiamenti) e così la gente che ti sta vicino vedendo i tui cambiamenti e la tua evoluzione potrebbe sentire la voglia di cambiare anche loro e così via il cambiamento si può estende.... questo è un modo e una grossa speranza!