Il guerriero non è taoista, buddista, confuciano, cristiano, induista o può essere tutte queste cose. Il guerriero segue il principio del corso naturale delle cose, quei principi universali che si trovano in ogni cultura e in ogni tempo.




domenica 19 settembre 2010

Chiacchiere tra guerrieri: discutendo della via attorno ad un tè fumante...


Di seguito uno dei post dei guerrieri (Samurai 73), come sempre mi riconosco nelle parole degli altri guerrieri e le vostre sensazioni, considerazioni sulla VIA si confondono con le mie...in grassetto le parole che risuonano di più dentro di me:
"La Via del Guerriero dura tutta la vita, eppure spesso l'abilità consiste semplicemente nel mantenere il sentiero" disse qualcuno molto saggiamente..

E' settembre, tempo di ricominciare la pratica oppure per chi non l'ha mai smessa di affrontare un nuovo anno, un nuovo ciclo di insegnamenti, e mi chiedevo (cercando dentro di me) con quale spirito affrontare la cosa.

Inizialmente quando muoviamo i primi passi nella Via tutto sembra bello, curioso, divertente poi man mano che ci addentriamo vediamo molti compagni che lasciano, altri che assumono uno spirito negativo lasciandosi corrompere dalla competizione, dalla ricerca dei risultati facili e poi abbiamo gli istruttori, i Sifu, i Sensei che vista la loro natura mortale alle volte sbagliano e alimentano le fiamme della maldicenza e dell'insoddisfazione.

Per questo nuovo ciclo di studi non mi pongo traguardi particolari, semplicemente voglio restare nella Via fermo come una montagna e flessibile come un ramo al vento: la cosa più difficile a quanto pare..

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