Il guerriero non è taoista, buddista, confuciano, cristiano, induista o può essere tutte queste cose. Il guerriero segue il principio del corso naturale delle cose, quei principi universali che si trovano in ogni cultura e in ogni tempo.




martedì 26 agosto 2008

Stavolta non per il Tibet ma per i cinesi....

Questo post che segue è un post di Scarlett (http://scarlettword.blogspot.com/ ) e la mia voglia di pubblicarlo è una chiara dimostrazione del tam tam che LA VOCE CHE SCALPITA TRA I BLOG può fare. Oggi che abbiamo la possibilità di avere un maggiore accesso all'informazione sfruttiamo questo potere e facciamo in modo che questa voce diventi un urlo che faccia aprire gli occhi di molte persone che sembrano dormire. E' importante risvegliare le nostre coscienze.



"ATTENZIONE. LE IMMAGINI QUI PUBBLICATE SONO MOLTO FORTI, MA FOTOGRAFANO UNA REALTA' CHE NESSUNO DI NOI DOVREBBE MAI DIMENTICARE.
da "La Repubblica"
Il Dalai Lama accusa la Cina"Lunedì massacrate 150 persone"PARIGI - Il Dalai Lama accusa l'esercito cinese di aver "sparato sulla folla" il 18 agosto scorso nella regione di Kham, nell'est del Tibet. Secondo il leader spirituale buddista, sarebbero stati uccisi circa 140 tibetani, cifra che "deve essere confermata". Lo ha dichiarato in un'intervista a Le Monde sul numero oggi pomeriggio in edicola. Il leader tibetano si trova a Parigi per una visita e domani dovrebbe incontrare anche membri del governo francese.(21 agosto 2008)






Sempre da "La Repubblica"Si lavora senza nessun tipo di protezione, in capannoni senza riscaldamento a contatto diretto con veleni di ogni tipo per turni di 12-15 ore al giorno
Gli schiavi delle 'Smart' cinesiViaggio nelle fabbriche lager
di VINCENZO BORGOMEO
Il viaggio fra gli schiavi cinesi che costruiscono le copie della Smart supera l'immaginazione: si lavora a temperature vicino agli zero gradi, in capannoni senza riscaldamento, senza guanti, senza mascherina, senza nessun tipo di protezione a contatto diretto con veleni di ogni tipo. I turni sono di 12-15 ore al giorno e non si fanno distinzioni fra giovani, vecchi o donne. Tutti, in ogni caso, dormono ammassati su letti a castello in fabbrica. (...)






da WikipediaLa politica del figlio unicoLa politica del figlio unico è una delle politiche di controllo delle nascite attuata dal governo cinese nell'ambito della Pianificazione Familiare per contrastare il fortissimo incremento demografico del paese. Questa riforma considerata in maniera controversa fuori dalla Cina perché la sua applicazione era spesso causa di abusi dei diritti umani, è stata rivista anche all'interno della Cina dato che nel lungo periodo si è dim ostrata negativa a livello economico e sociale.
La prima fase, introdotta in modo organico dopo pochi anni dalla morte di Mao Zedong, dal suo successore Deng Xiao Ping nel 1979 fu attuata con una legge che vietava alle donne di avere più di un figlio, pena la soppressione dei neonati "in sovrannumero". La legge fu poi modificata negli anni novanta con l'introduzione di sole sanzioni pecuniarie.
Questa legge fu considerata dai successori di Mao fondamentale dato che durante l'epoca maoista il paese aveva visto un incremento annuale di quasi 30 milioni di persone. Secondo i dati ufficiali, oggi la Cina è popolata da 1,3 miliardi di persone, ma si stima che almeno un altro mezzo miliardo di persone non siano registrate all'anagrafe.




da "troviamo i bambini"dulcis in fundo dall'Associazione onlus Troviamo i bambiniUn’altra voce si alza in favore del boicottaggio delle Olimpiadi di Pechino. Filippo Facci, in una nota in prima pagina de “Il Giornale”, coglie l’occasione di attaccare le Olimpiadi riaprendo la raccapricciante questione dell’utilizzo dei feti umani per la produzione di collagene.
L’argomento è stato oggetto nel 2004 di una inchiesta-shock del quotidiano britannico “The Guardian”, in cui oltre al macabro utilizzo dei feti nell’industria cosmetica cinese (in particolare per la produzione di creme antirughe) veniva denunciata anche la pratica di estrarre collagene dalla pelle dei cadaveri dei condannati a morte.
Tale “abitudine”, che i funzionari in Cina considerano “tradizionale”, spiega l’anomalo contenimento del costo del collagene prodotto nella Repubblica “Popolare” (solo il 5% del prezzo di quello estratto in Occidente), nonché la grande quantità di organi umani a disposizione della medicina cinese e del traffico internazionale: dal grembo materno alla tomba - è proprio il caso di dirlo - il corpo dei cittadini cinesi appartiene allo Stato, che ne usufruisce come meglio crede.

Le pratiche disumane derivate dalla politica del “figlio unico” (aborto praticato fino al nono mese, infanticidio, ecc.) e l’altissimo numero di condanne a morte non fanno temere crisi nel settore dell’estetica:
feti e cadaveri provenienti dalla Cina occupano i banconi delle nostre profumerie nell’assoluta ignoranza dei consumatori.
Le autorità cinesi, dal canto loro, raccomandano “riservatezza” ma non condannano.
Ha ragione Facci a scandalizzarsi della condiscendenza italiana verso una Nazione che, macchiandosi di simili nefandezze, si permette anche ingerenze nella nostra agenda diplomatica, che minaccia ritorsioni per l’accoglienza al Dalai Lama e che, in quanto “paese in via di sviluppo”, riceve ogni anno 250.000.000 di Euro di finanziamenti in soldi pubblici.
da http://www.italiatibet.org/


CINA, TRAFFICI DI MORTE
Laogai Research Foundation - a cura di M.V Cattania e A. Brandi
Soltanto nel dicembre del 2006 il regime cinese ha riconosciuto che la quasi totalità degli organi umani venduti viene espiantata dai corpi dei prigionieri uccisi. Il traffico degli organi umani è iniziato nel 1984 con almeno 100 ospedali specializzati in questa macabra pratica. Nel 2007 sono oltre 600 gli ospedali in cui si trapiantano gli organi dei condannati a morte. L’incremento di questi ospedali e il graduale aumento del numero dei crimini puniti oggi con la pena capitale avvalorano il sospetto che in Cina si commini con facilità questa misura di pena per ottenere un maggior numero di organi da commerciare.
ALTRO CHE OLIMPIADI E FRATELLANZA INTERNAZIONALE...!"

2 commenti:

Viviana B. ha detto...

Ecco, mi è venuto da star male... Mi domando come un popolo dalla cultura millennaria possa ridursi così...
Noi, dall'epoca dei Romani che conquistarono il mondo con le armi ma anche con la retorica, la poesia, l'architettura, siamo certo caduti in basso... Ma per quanto possiamo essere regrediti, mi pare che siamo un faro di civiltà rispetto ad altre popolazioni del globo! Raccapricciante!

ishin ha detto...

Vivi condivido ogni tua parola!