Il guerriero non è taoista, buddista, confuciano, cristiano, induista o può essere tutte queste cose. Il guerriero segue il principio del corso naturale delle cose, quei principi universali che si trovano in ogni cultura e in ogni tempo.




giovedì 7 maggio 2009

La Via in 5 anelli



Testo suggerto da Suppaman:


Il libro dei cinque anelli e' composto da cinque libri, il libro della terra, dell'acqua, del fuoco, dell'aria e l'ultimo, il piu' breve, ma anche piu' significativo, del vuoto.


....tutti e cinque libri parlano in sostanza della via di Haiho, l'arte, la via del guerriero. Un praticante di tale via era un esperto di armi e tecniche di combattimento, ma la sua vera forza, non era nella spada e nella destrezza manuale con cui sapeva maneggiarla, ma nella fermezza interiore e nel distacco.


Un samurai era tale solo agli occhi altrui, non ai suoi, non ne aveva, era gia' morto. Per un samurai non c'era un domani, non c'era un ieri, non c'era nemmeno il presente, c'era solo il qui e ora, era il qui e ora, era il Ku. Il Ku era tutta la sua vita, tutta la sua esistenza, tutti i suoi ieri, oggi, domani.
"Un colpo, una vita" una massima tratta dal celeberrimo libro "Lo zen ed il tiro con l'arco". Un colpo, una vita; tutta la vita, tutta l'esistenza in un solo colpo, qui e ora. Questo era il senso, il significato, non c'e' il combattente, non c'e' il combattuto, non c'e' il combattimento, c'e' solo il qui e ora, un colpo, un colpo solo che e' tutta la vita, tutta l'esistenza del combattente, del combattuto, del combattimento.

Non provava avversione ne' timore per l'avversario, cosi' come non provava attaccamento per la sua o altrui vita. Un samurai non aveva una vita, perche' non c'era nessuno a possederla. Il samurai agli occhi altrui era il peggior nemico che si potesse incontrare, non aveva niente da perdere, a cominciare dalla cosa piu' preziosa, la sua stessa vita.

La via di Heido era una via del distacco, una via di centratura interiore, una via del qui e ora, una via quindi realizzativa. Non a caso Zen e samurai vissero profonde correlazioni.

La spada, le tecniche, i combattimenti, divenivano solo aspetto esteriore, manifesto, fenomenico, di una fermezza, di una costante, di un distacco che era tutto interiore.


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1 commento:

franco ha detto...

La via di Heido è la via del distacco o forse la via della comprensione di cosa sia... l'attaccamento? può sembrare la stessa cosa, ma sono profondamente diversi. Può esserci distacco se non c'è attaccamento?
L’attaccamento attiene al possesso, a qualcosa che non è parte di noi, altrimenti non potremmo esserne attaccati, ma semplicemente ne saremmo parte. È quindi possibile distaccarci da ciò che fa parte di noi? Se fosse possibile distaccarsene allora quel qualcosa non farebbe parte di noi e se non fa parte di noi perché volere che ne faccia parte?
Quindi si crede soltanto che quella cosa debba essere parte di noi, per cui il guerriero crede di essere o è? Se è… allora non potrà distaccarsi da niente di ciò che è. Potrà forse nasconderlo, volendo mostrare solo ciò che ritiene di dover essere, anche se non si può nascondere ciò che non si è, perché semplicemente non esiste.
Comprendere quindi cosa sia l’attaccamento è forse ciò fa di ognuno un guerriero, anche ma non solo...