Il guerriero non è taoista, buddista, confuciano, cristiano, induista o può essere tutte queste cose. Il guerriero segue il principio del corso naturale delle cose, quei principi universali che si trovano in ogni cultura e in ogni tempo.




martedì 28 aprile 2009

25 Aprile


Oggi ho sentito in tv una frase che faceva più o meno così: "gli italiani non saranno liberi finchè la scuola non sarà libera".......io la penso esattamente così. L'ignoranza è la forma più terribile di mancanza di libertà. Il 25 aprile è un giorno in cui si festeggia la libertà, e quest'anno, la giornata mondiale del Tai Ji, mi faceva riflettere questa coincidenza e pensavo: che se ogni uomo praticasse tai chi, tutto sarebbe armonico, seguirebbe il corso naturale delle cose.....forse ci sarebbe libertà? Che ne pensate?

3 commenti:

Cesare ha detto...

Ciao Guerriera , guardando il tuo blog non posso fare a meno di dirti quanto sono belle le immagini che usi.
Ho scoperto un mondo meraviglioso tra le fotografie di Luisa ed il tuo uso delle parole e delle immagini.
Guardando questo anziano maestro insegnare con pazienza ed amorevole attenzione alla sua giovane allieva come posizionare la mano mi vengono alla mente ricordi antichi , dove la saggezza e la calma del controllo del corpo e della mente del guerriero veniva trasmessa ai giovani allievi.

Nella civiltà asiatica in genere ma in India e Cina in particolare gli anziani sono venerati e rispettati, gli viene riconosciuto il rango di saggio o " Maestro ".

Drammatico è il paragone con l'occidente , ho imparato più cose da mio nonno che da tutte le persone che ho conosciuto nella mia vita, lui si è stato un grande Guerriero.

Come possiamo raddrizzare la Ns società se la saggezza dei Ns maestri viene calpestata.

So che tu mi comprendi quando parlo di " Maestri" , del rispetto e della devozione che meritano per il sapere che ci trasmettono.

Immagine più indovinata non potevi trovare grande guerriera ......

Serena Castagnola ha detto...

a volte me lo sono chiesto anche io visto come il Tai Chi ha stravolto la mia vita (in bene naturalmente).
Ma la domanda è: sarebbero tutti pronti ad accettare un cambiamento?

Anonimo ha detto...

Ciao guerriera, piacere di conoscerti..
In effetti penso che ogni pratica interna sia una pratica che doni consapevolezza, e che questa sia la base per tornare verso l'esterno con rinnovato slancio di libertà!
Mi piace sentire che altri praticanti condividono questa impostazione: oggi, in questo paese, la libertà è non solo in pericolo, ma ampiamente sotto scacco. Non porsi questo problema significa semplicemente essere complici del sistema. Praticare senza riferimenti etici,è solo tecnicismo. Nello stile di qi gong che pratico, la postura wuji viene anche detta "postura dell'uomo libero": qualcuno potrà praticare tutta la vita pesando che ciò significhi ricercare assenza di costrizioni fisiche, rilassamento.
Io preferisco intenderla come una pratica di libertà.
Un caro saluto
lupo