Il guerriero non è taoista, buddista, confuciano, cristiano, induista o può essere tutte queste cose. Il guerriero segue il principio del corso naturale delle cose, quei principi universali che si trovano in ogni cultura e in ogni tempo.




mercoledì 1 aprile 2009

La potenza delle cose semplici


Sono stata abituata a faticare tantissimo nelle mie pratiche marziali ed oggi che mi trovo a praticare chen mi sorprendo della totale assenza di fatica (almeno per ora è così)...mi sorprende come una cosa così lenta, nasconde un'essenza potentissima, cosa che scorgi appena cominci a capire un pò i principi del tai chi. Assenza di fatica non significa facile: ci sono cose che non so davvero come fare, come stare totalmente rilassata, lascire che il mio busto non contrasti la forza di gravità ma senza che le gambe si affatichino per sostenere il peso del busto, come far partire il movimento da un piede e poi come una spirale che attraversa tutto il corpo fare uscire la forza (espellerla fuori senza bloccarla) dalle mani....la sensazione è quella di avere davanti una montagna insormontabile...ma un passo dopo l'altro...

10 commenti:

Il Biondo ha detto...

Bella la mia ishin praticante di chen!! Quante emozioni avrai da provare praticando questa Arte!!La montagna accoglie su di se quel sentiero che stai percorrendo, sarà reale ogni passo che farai, sarà vita ogni movimento e mano a mano il tuo corpo ti sbalordirà, ne sono certo!
Ti bacio, ma con attenzione, non vorrei che ti partisse un fan ji improvviso e mi sbattessi con un semplice movimento contro il muro!
Buon Viaggio ;)

ishin ha detto...

Per adesso sono solo piena di tanta curiosità e una bella dose di frustrazione...mi sembra tutto così difficile...

Luisa ha detto...

Guarda la cima, per capire dove vuoi arrivare, e poi guarda solo il prossimo passo da fare, il prossimo scalino. Che sicuramente sarà alla tua portata.
Ho provato a risponderti, ma la posta mi torna indietro. Come faccio?

Manuel ha detto...

Quoto Luisa.

Tieni duro e vai avanti, ne vale la pena! Ogni grande conquista richiede tempo, impegno e fatica.

fanciullino ha detto...

Inizai a praticare Chen esattamente 6 anni fa, ma ero troppo giovane (16 anni) per carpirne l'essenza.

Ad oggi, lo ritengo un passo fondamentale per la mia crescita marziale, e interiore.


Fatti forza, siamo tutti con te.

Viviana B. ha detto...

Un passo per volta. Anche i più grandi viaggiatori hanno cominciato così, muovendo un primo passo. Non aver fretta.

E in questo cammino ogni tanto ci troveremo per sorseggiare del thè fumante... :-)
Ciao!

Unknown ha detto...

leggo il tuo blog e resto affascinato... da discipline a me oscure, ma verso le quali sento un fascino misterioso... e dalla tua costanza a capirle, praticarle, diventare parte di esse... molto bello.

ishin ha detto...

Paolo: comincia a leggere qualche libro sul taoismo o sullo zen anche se molto di quello che c'è scritto in questi libri ti sarà comprensibile solo dopo aver praticato. Un'arte marziale non troppo impegnativa e con risvolti filosofici notevoli è l'aikido. Con kung fu, che a differenza dell'aikido che è un arte giapponese e più recente è invece cinese e molto antico,si intendono varie arti marziali interne ed esterne, è un mondo affascinante e immenso. Se hai delle curiosità chiedi pure, tra me e gli altri guerrieri ci sarà sempre qualcuno ad accompagnarti lungo questo affascinante sentiero che noi guerrieri chiamiamo VIA.

franco ha detto...

Forse si fatica quando si resiste a ciò che di vuole fare. quel volere è ciò che pare si desideri diventare, in quanto forse non piace ciò che si è.
Quando pur facendo accade di non sentir fatica forse quel fare è ciò che siamo, in cui non c'è nessun conflitto interiore tra ciò che facciamo e ciò che siamo... è forse questa l'armonia?

cesare ha detto...

Ciao guerriera , strano mondo il tuo , mi sono imbattuto per caso nel tuo blog seguendo le meravigliose fotografie di Luisa .

Scopro una realta che pensavo perduta nella fantasia della mia giovinezza , la filosofia delle arti marziali la " VIA" .

Bellissima la tua descrizione della pratica del Thai Chi , affascianti le persone che frequentano questo ambiente , non pensavo di trovare tanta sensibilita'e attenzione per cose ritenute'cosi'fuori moda in questi tempi cosi'confusi.

Chi pratica il Thai Chi ha latente o manifesto uno spirito acuto e delicato , pronto a percepire l'essenza del piccolo movimento ma in grado di trasformare un soffio di vento in una tempesta.
L'energia che sviluppa il tuo corpo durante la pratica delle forme e'talmente grande che ti accompagna per tutta la giornata se la pratichi al mattino.

Non so se le cose che ti scrivo ti possono interessare , viste le doti letterarie dei frequentatori del tuo blog, ma una cosa volevo dirtela "persevera ".
Lo stile che stai studiando e'molto difficile , io pratico da qualche anno stile Yang e provengo da esperienze di Karate'ed altri stili di lotta e sto studiando il Chen e ti posso confermare che e'tosto.

Studio con piu'maestri ed in particolare con una insegnante cinese anziana Xiu'con cui ci ritroviamo ai giardinetti pubblici della mia citta' ogni sabato e domenica mattina.

Un personaggio fantastico , conosce ogni stile sia da gara che territoriale ( di ogni angolo della cina ) del TC e di forme Shaolin , spada , sciabola , ventaglio , bastone ecc...

Gran bella persona , ci insegna con grande pazienza e credimi quando vengono i suoi nipoti a praticare con noi e ci fanno vedere le applicazioni e le forme .......per noi e'un brutto colpo al Ns ego.

Hai pratica di Yoga ???

Se si applica i concetti del respiro alle forme , diventano un un insieme grandioso.

Percorri la tua "VIA " guerriera ora che ti ho scoperta ti seguo e vediamo che succede !!!!