Il guerriero non è taoista, buddista, confuciano, cristiano, induista o può essere tutte queste cose. Il guerriero segue il principio del corso naturale delle cose, quei principi universali che si trovano in ogni cultura e in ogni tempo.




lunedì 15 giugno 2009

2048

Non riesci ad immaginare un mondo senza pesci? Scoprirai presto di cosa stiamo parlando, e per la precisione entro il 2048. Se si continuerà a pescare in modo insostenibile, così come si sta facendo adesso, i nostri mari saranno abitati da meduse, alghe e vermi, nulla di più. Non è una previsione allarmistica e senza fondamento, ma una scomoda verità che porta a galla il documentario inglese uscito il 12 giugno. "Se non cambiamo il nostro atteggiamento il mare morirà" ci racconta Charles Clover, autore dell'omonimo libro "The End of the Line" (tradotto in Italia Allarme pesce) da cui è stato tratto il documentario. "Non ci saranno più pesci. E la differenza fra questo ed altri problemi ambientali è che questo è relativamente facile da risolvere. Quando i vostri figli vi chiederanno "Dov'è finito il pesce? La risposta sarà molto semplice: Lo abbiamo mangiato". La soluzione è alla portata di tutti. Consiste nel controllare sempre la provenienza del pesce che si intende acquistare, evitare determinati tipi di pesce in estinzione, come il tonno pinna blu. Spargere la voce, twittare, diventare degli attivisti e non ultimo, provare a portare questo documentario in Italia."Purtroppo non siamo ancora stati contattati da nessuna casa di distribuzione italiana, al momento il film uscirà in Inghilterra, in America e probabilmente in Giappone", ci ha spiegato Christopher Hird, produttore del film. Il documentario, presentato in anteprima in alcune sale l'8 giugno, in occasione della giornata mondiale degli oceani è stato premiato al Sundance Film Festival e da oggi sarà distribuito in molte sale inglesi."Il problema non è la pesca in generale, ma quella eccessiva e che non lascia il tempo necessario ai pesci per riprodursi", spiega Rubert Murray, regista del film, "Secondo gli scienziati il numero di pesci grandi in tutti i mari si è ridotto del 70-90% circa. Sono spariti, perché li abbiamo mangiati. La pesca è diventata un enorme business. I pescherecci industriali hanno a bordo tecnologie avanzatissime, inclusi gli ultrasuoni. La più grande rete a strascico del mondo potrebbe contenere ben tre 747. Abbiamo un grande potere nelle nostre mani e non siamo più capaci di controllarci. Secondo la CNN il 50% del pesce pescato nel mondo è catturato soltanto dall'1% dei pescherecci". Il tonno pinna blu per esempio si sta estinguendo. La popolazione dell'Atlantico si è decimata dagli anni '70 del 90%. È il sushi più costoso che si possa comprare. Ci sono dei limiti imposti dai governi dei vari paesi, che comunque sono fin troppo alti e permessivi e che non consentono al pesce di riprodursi. Inoltre, soltanto il Giappone negli ultimi 20 anni ha comprato 2 miliardi di dollari di tonno pinna blu illegale. E nonostante tutto continuano ad essere molti i ristoranti in cui è possibile acquistarlo (come il celebre Nobu di Londra). L'unico modo per fermare questo business è smettere di comprare. Scendendo la domanda, inevitabilmente crollerebbe l'offerta. Ma la buona notizia è che possiamo davvero fare qualcosa per fermare questo massacro. E non significa smettere di mangiare pesce. Molti sono prodotti in modo sostenibile, occorre soltanto comprare in modo responsabile. Probabilmente avrai già sentito parlare del problema della pesca insostenibile, e vedere il documentario ti aiuterebbe a capire che cosa sta succedendo e come bisogna agire. Perché siamo certi che, come noi, non ti sarai reso conto che l'overfishing porterà inevitabilmente ad uno mondo senza pesci. Per poter diffondere il documentario a livello globale internet può essere vitale. E se al momento non è ancora prevista la possibilità di vedere l'intero doc online, la casa di produzione The Fish Film Company ha stretto una partnership con Babelgum, la prima Tv online indipendente, che da oggi trasmetterà una serie originale divisa in 6 episodi in cui il regista Rubert Murray porta gli spettatori nel backstage nel più grande documentario sull'ambiente del 2009.
Speriamo davvero che anche con il vostro aiuto qualcuno decida di distribuirlo in Italia, nel frattempo vi invitiamo a seguire la serie su Babelgum, a sensibilizzare amici e familiari ad un acquisto responsabile del pesce e a documentarsi sul problema della pesca insostenibile, leggendo il libro di Clover o tramite internet.
Domani tuo figlio potrebbe chiederti come mai non hai fatto nulla per evitare questo disastro ecologico. E non potrai rispondere che non ne avevi avuto la possibilità.
Fonte:

Nessun commento: