Chiacchiere tra guerrieri all'ora del tè
I shin... den shin
lunedì 15 luglio 2013
Ricordarsi di avere un'anima guerriera
venerdì 12 luglio 2013
MIZU NO KOKORO - letteralmente "lo spirito come l'acqua"
Colui che è saggio vive con la semplicità dell'acqua.
Questa non si inchina a nessuno, oppure permane immutabile ed eterna. Si adegua ad ogni recipiente senza sminuirsi di valore, con il freddo si indurisce come il diamante. E' fragile ed impetuosa, utile ed armoniosa. Porta con se la linfa vitale del divenire, senza superbia nè vanità.
"I 10 principi di saggezza"
Karashomongiò
martedì 2 luglio 2013
venerdì 15 giugno 2012
Il potere della pratica...
...ieri tornando dall'allenamento, rientrando a casa, sorseggiando la mia bottiglietta d'acqua e con in spalla il borsone con dentro il mio kimono ho sentito un benessere, una pace interiore ...e mi sentivo in armonia con l'universo..sensazione che solo la pratica riesce a infonderti....
domenica 20 maggio 2012
mercoledì 26 ottobre 2011
Ricevere...
Ogni mattina, qualcuno che arriva.
Gioia, tristezza, squallore,
rapidi e fuggevoli si presentano alla coscienza,
visitatori inattesi.
Accoglili di buon grado!
Anche se una folla di afflizioni
irrompe impetuosa nella tua casa
spazzando via ogni arredo,
onora ogni ospite.
Forse ti sta ripulendo
per prepararti a un piacere nuovo.
Pensieri cupi, vergogna, risentimenti:
apri loro la tua porta ridendo,
invitali a entrare.
Ringrazia chiunque si presenti,
perchè è una guida
che ti è stata mandata da lontano.
*Poeta Persiano,fondatore dei Sufi.
mercoledì 19 ottobre 2011
Casa del guerriero divino
Bujinkan (武神館), "casa del guerriero divino" è un'organizzazione di arti marziali, il cui Soke (Gran Maestro) è Masaaki Hatsumi (初見良昭 Hatsumi Masaaki). L'Hombu Dōjō della Bujinkan si trova a Noda appena fuori Tokio.
L'Arte Marziale della Bujinkan Dōjō si chiama Budō Taijutsu (武道体術), lo studio di nove scuole di arti marziali conosciuta come ryūha. L'arte era precedentemente chiamata Bujinkan Ninpō Taijutsu e prima ancora era conosciuta con il nome generico ninjutsu.
L'addestramento è comunemente denominato taijutsu e si compone di tecniche "a mani nude" o per l'uso delle armi. Gran parte del taijutsu di base insegnato ai principianti viene da sei delle nove scuole comprese nel Budō Taijutsu, vale a dire Kotō-ryū, Gyokko-ryū, Shinden Fudō-ryū, Takagi Yōshin-ryū, Kuki Shinden-ryū e Togakure-ryū.
Tra le armi utilizzate la spada (tra le quali Ninjato 忍者刀, Katana 刀, Wakizashi 脇差 ed il Tanto 短刀, Shinai 竹刀 di bambù, Bokken 木剣 di legno, Iaitō 居合刀 la replica della Katana senza filo per la pratica del Iaijutsu 居合術, o altro materiale morbido, di una spada), bastoni di varie lunghezze (bō 棒, jō) 杖, bastoni corti (Hanbō 半棒, Tanbō 短棒, Shihshinbō), Nawa 縄 (corda), Kusari-fundo 鎖分銅 (catena con pesi), Kusarigama 鎖鎌 (falce con catena), Yari鑓 (Lancia), Kamayari 鎌鑓 (lancia con falce), Bisento 眉尖刀 (alabarda da battaglia), Kyoketsu shoge 距践渉毛, Jutte 十手, Tessen 鉄扇 (ventaglio in ferro), Naginata 薙刀, Kunai 苦無, Shuriken 手裏剣 di varie forme compreso Bo-shuriken 棒手裏剣 e Senban Shuriken 千万手裏剣.
Tutte le armi appartengono a categoria:
- bastoni;
- spade;
- flessibili;
- proiettili.
Keikogi (稽古着 or 稽古衣), Shinobi o Gi è l'uniforme da allenamento usata nel Bujinkan. Il nome deriva da keiko, che vuol dire "pratica", e gi, che vuol dire abito o indumento. Il colore utilizzato è il nero, ma le donne possono portare anche il colore lilla. Normalmente sotto al Keikogi si indossa una maglietta dello stesso colore, in modo da tenere il corpo più caldo e comodo durante l'allenamento.
Durante gli allenamenti al chiuso si usano delle particolari calzature giapponesi chiamate Tabi(足袋), mentre per allenamenti all'aperto si utilizzano particolari Tabi con suola, chiamati Jika Tabi. Per raccogliere i pantaloni, e come copri-Tabi, si utilizzano i Kyahan, una sorta di ghette che si avvolgono attorno alla gamba. Per chiudere la parte superiore della giacca, si usa l'Obi (帯 : おび, cintura), che può essere di colore rosso (per le donne) verde (per i maschi)o nero a seconda del grado del praticante.
Sulla giacca all'altezza del cuore viene posto il Patch, toppa scudo, caratteristico della Bujinkan, in cui sono ricamati i kanji di Bujin. I Patch hanno variazioni di colore dipendenti dal grado dell'apprendista.
Si utilizzano i gradi (Kyū e Dan) per designare il livello del praticante nel vasto programma di studi che comprende il Budo Taijutsu Bujinkan, come abitualmente si fa anche in altre arti marziali.
Il Bujinkan Dōjō stabilisce una serie di nove kyū sotto il grado di cintura nera. Il principiante comincia da mukyu (nessun grado/cintura bianca) e procede poi da kukyu (9° kyu) a ikkyu (1° Kyū). Solitamente gli allievi indossano una cintura verde (per gli uomini) o rossa (per le donne), che li accompagna dal 9° al 1° Kyū.
Codice:
- Sapere che il cammino dell'Uomo viene dalla giustizia.
- Rinunciare all'avarizia, indolenza e ostinazione.
- Riconoscere la tristezza e le preoccupazioni come naturali, e cercare il cuore irremovibile.
- Non allontanarsi dal cammino di lealtà e amore fraterno e scavare sempre più profondamente nel cuore del Budo.
- Il seguente codice è parte delle regole del Dojo.
- Meiji 23 (1890) Primavera, Toda Shinryuken Masamitsu
- Showa 33 (1958) Marzo, Takamatsu Toshitsugu Uou - Hatsumi Masaaki Byakuryu
- Livello Kyu: principianti
- Dal primo al quinto Dan: Ten (cielo)
- Dal quinto al decimo Dan: Chi (terra)
- Dal decimo al quindicesimo Dan: Jin (uomo).
Dall'undicesimo al quindicesimo sono suddivisi in Chi (terra), Sui (acqua), Ka (fuoco), Fu (vento), Ku (il vuoto); Happo Hiken verrá insegnato a questi livelli. L'esame di quinto Dan (Sakki test) verrá amministrato esclusivamente dal Soke. Solo ai veri Shihan può essere dato il quindicesimo Dan.
I praticanti di Bujinkan Budō Taijutsu non partecipano a concorsi o competizioni.
Le nove scuole
- Togakure-ryū Ninpō Taijutsu (戸隠流忍法体術)
"La scuola della porta nascosta" - I tre segreti di questa scuola erano Seban Shuriken (stelle a 4 punte esclusive di questo ryu), Shuko (artigli in ferro collocati in mani e piedi per scalare ed a volte per contrastare attacchi di spada) e Shindake (tubo in bambù utilizzato per respirare sotto l'acqua e come cerbottana). Anticamente i ninja venivano addestrati nei seguenti 18 metodi: 1.Taijutsu (combattimento a mani nude) 2.Kenjutsu (arte della spada) 3.Bojutsu (tecniche con il bastone) 4.Shurikenjutsu (lancio di lame) 5.Kusarigama (falce con catena) 6.Yari (lancia) 7.Naginata (alabarda giapponese) 8.Bajutsu (equitazione) 9.Suirenjutsu (tecniche acquatiche) 10.Kayakujutsu (tecniche con il fuoco) 11.Boryaku (strategia) 12.Choho Jutsu (tecniche psichiche) 13.Shinobi Iri Jutsu (strategie di spionaggio) 14.Intonjutsu (recitazione) 15.Hensojutsu (arte del travestimento) 16.Tenmon Jutsu (meteorologia) 17.Chimon Jutsu (studio dell'ambiente) 18.Seshin Teki Kyoyo (raffinamento spirituale).
- Gyokko-ryū Kosshijutsu (玉虎流骨指術)
"La scuola della tigre diamantata" - La specialità di questa scuola è il Kosshijutsu: i colpi sono diretti nei punti deboli del corpo (Kyusho): plessi nervosi, organi interni, muscoli, tendini. Si utilizza la torsione della colonna vertebrale per dare potenza al colpo che viene sovente portato con il pollice (Shitoken). Inoltre poderose parate, lunghe distanze in combattimento, tecniche con molto movimento ed uso di proiezioni e lussazioni combinavano un micidiale metodo di combattimento. A questa scuola appartengono il Sanshin no Kata (forma dei 3 cuori o dei 5 elementi) ed il Kihon Happo (8 metodi di base) che costituiscono i fondamenti del Ninjutsu.
- Kuki Shinden Happō Hikenjutsu (九鬼神伝流八法秘剣術)
"La scuola delle tradizioni dei nove demoni" - Il Kukishinden Ryu fornisce le basi di molte delle armi studiate nella Bujinkan. Il Bikenjutsu è formato da Kenjutsu, Kodachi e Jutte. Il Juttejutsu è una delle parti più importanti, comprende anche lo studio del Tessen (ventaglio da guerra) e richiede un buon Taijutsu per poter essere padroneggiato. Il Kukishinden Ryu eccelle inoltre nell’uso della spada. Nella scuola si studia anche il Yoroi Kumi Uchi, il combattimento con l'armatura giapponese.
- Kotō-ryū Koppōjutsu (虎倒流骨法術)
"La scuola della tigre caduta" - Le distanze corte, la rapidità negli attacchi e lo sguardo all'avversario lasciando il bianco degli occhi per non far percepire le intenzioni erano i punti salienti di questo Ryu. Gli spostamenti incrociando le gambe ed i colpi con le dita in forma energetica erano le referenze principali.
- Shinden Fudō-ryū Dakentaijutsu (神伝不動流打拳体術)
"La scuola del cuore invariabile" - E' uno stile estremamente naturale. Gli elementi della natura (come alberi, canne di bambù, etc.) vengono utilizzati nell'allenamento delle tecniche. Inoltre l'unica posizione difensiva è la posizione naturale (Shizen no Kamae). La scuola è specializzata nel Dakentaijutsu (abilità nel colpire con le armi del corpo), nel Jujutsu e nello Iai (estrazione della spada). Tra le armi studiate abbiamo: il Daisho (coppia di spade), la Daikatana (spada di dimensioni più grandi), le Ono (asce da guerra), l'O-Tsuchi (grande martello da guerra), la Naginata (alalbarda), lo Yari (lancia). Un'altra specialità è l'Hojojutsu, l'uso della corda per legare l'avversario.
- Takagi Yōshin-ryū Jūtaijutsu (高木揚心流柔体術)
"La scuola dell'alto albero con profonde radici nel cuore" - Le tecniche della scuola venivano utilizzate in ambienti interni e sono quindi a corta distanza. La scuola si è sviluppata infatti nell'ambito delle guardie del corpo: non potendo utilizzare armi all'interno dei palazzi, queste dovevano avere una grande abilità nel Jutaijutsu. Si eseguono proiezioni, lussazioni e strangolamenti in corta distanza di combattimento evitando che l'avversario possa ruotare e scappare. Fondamentali sono le immobilizzazioni che vengono effettuate controllando simultaneamente tre o quattro punti diversi.
- Gikan-ryū Koppōjutsu (義鑑流骨法術)
"La scuola di verità, lealtà e giustizia" - Possiede calci speciali, attacchi di pugno e proiezioni. Si caratterizza per il movimento dei piedi dinamico.
- Gyokushin-ryū Ninpō (玉心流忍法)
"La scuola del cuore immutabile" - Le proiezioni erano le predilette anche se l'aspetto fondamentale erano gli aspetti strategici e tattici del Ninpo.
- Kumogakure-ryū Ninpō (雲隠流忍法)
"La scuola nascosta nelle nuvole" - Il Taijutsu è molto simile a quello praticato dai guerrieri della Togakure Ryu. Le armi caratteristiche di questo Ryu sono il Ippon sugi noburi (una corda usata per legare l’avversario o immobilizzarlo) e il Kamayari (picca con arpione). I loro guerrieri utilizzavano una maschera di demonio ed in combattimento saltavano spesso e portavano sia attacchi che parate doppie. Usavano delle protezioni nelle braccia per questo colpivano e si proteggevano spesso con gli avambracci.
Tema dell'anno
Dal 1988 l'insegnamento del Soke Masaaki Hatsumi si è focalizzato su un particolare tema dell'anno. Questo può significare in genere che si studi un ryu specifico, arma o concetto specifico. Hatsumi annuncia il tema dell'anno ogni anno durante il Daikomyosai:
- Tema del 2011 - Kihon Happou
- Tema del 2010 - Rokkon Shoujou
- Tema del 2009 - Sainou-Tamashii-Utsuwa
- Tema del 2008 - Togakure-ryū Ninpō Taijutsu
- Tema del 2007 - Kukishin Ryu
- Tema del 2006 - Shinden Fudo Ryu
- Tema del 2005 - Gyokko-ryū Kosshijutsu (Bo e Tachi)
- Tema del 2004 - Daishou Juutaijutsu (Roppo-Kuji-no Biken)
- Tema del 2003 - Juppo Sessho
- Tema del 2002 - Jutaijutsu (Takagi Yoshin Ryu)
- Tema del 2001 - Kosshijutsu (Gyokko Ryu)
- Tema del 2000 - Koppojutsu (Koto Ryu)
- Tema del 1999 - Kukishinden Ryu
- Tema del 1998 - Shinden Fudo Ryu
- Tema del 1997 - Jojutsu
- Tema del 1996 - Bokken
- Tema del 1995 - Naginata
- Tema del 1994 - Yari
- Tema del 1993 - Rokushakubojutsu
- Tema del 1992 - Taijutsu
- Tema del 1991 - Katana e Jutte
- Tema del 1990 - Hanbo
- Tema del 1989 - Taijutsu e Armi
- Tema del 1988 - Taijutsu
mercoledì 3 agosto 2011
venerdì 8 luglio 2011
Silenzio
domenica 3 luglio 2011
domenica 12 giugno 2011
sabato 11 giugno 2011
Equilibrio: dopo lo yang, lo yin
lunedì 2 maggio 2011
Senza forma, senza nome...
martedì 19 aprile 2011
La mia Vi(t)a
domenica 10 aprile 2011
Respirare....
mercoledì 2 marzo 2011
Le stanze dell'anima....
lunedì 7 febbraio 2011
domenica 30 gennaio 2011
Un punto della Via...
venerdì 21 gennaio 2011
mercoledì 5 gennaio 2011
Chiacchiere tra guerrieri: calma zen
lunedì 13 dicembre 2010
Nuovi sguardi
mercoledì 1 dicembre 2010
Cambio di direzione...
domenica 28 novembre 2010
Le vie della VIA...
venerdì 26 novembre 2010
I post dei guerrieri: mente comune
Un giorno un giovane monaco si recò dal suo Maestro e gli chiese:
venerdì 19 novembre 2010
Trigramma del cielo
I post dei guerrieri: 危機 (wei ji)
Diamo alla parola crisi un significato completamente negativo, ma come il Tao insegna non può esserci solo negatività in una cosa, allora è interessante capire che la parola stessa crisi (krisis) nell’antica Grecia significava, allo stesso tempo, sia pericolo che decisione, e addirittura se osserviamo l'ideogramma cinese di wei ji vediamo che è composto da 2 simboli: pericolo e opportunità.
Quindi alla fine ogni crisi o cambiamento nella nostra vita lo potremmo vedere come una opportunità di cambiamento, credo che soprattutto crescendo l'uomo tenda a diventare sempre più statico e rigido aggrappandosi alle certezze (che poi certe non sono eheheh) e vivendo il cambiamento come una sorta di fatica angosciante.. piuttosto dovremmo imparare a essere più morbidi, cedevoli, come insegnano le Arti Marziali.
Non è facile sicuramente però credo che dare alla crisi anche una valenza in parte positiva ci faccia evitare di piangerci addosso e comunque tutto questo mostra che possiamo diventare parte attiva e non subire un destino che non ci piace.
I post dei guerrieri: "MIZU NO KOKORO"
principio nr.2
Colui che è saggio vive con la semplicità dell' acqua. Questa non si inchina a nessuno, oppure permane immutabile ed eterna. Si adegua ad ogni recipiente senza sminuirsi di valore, con il freddo si indurisce come il diamante. E' fragile ed impetuosa, utile ed armoniosa. Porta con se la linfa vitale del divenire, senza superbia nè vanità.
martedì 16 novembre 2010
Pulizie di primavera..fuoristagione
domenica 14 novembre 2010
Rialzarsi
giovedì 11 novembre 2010
Il mio lavoro duro...
mercoledì 10 novembre 2010
Toccare....essere dentro la vita...
Confucio una volta andò a visitare un villaggio. Vide in un giardino un vecchio giardiniere e suo figlio che attingevano ac qua da un pozzo. Confucio si chiese se il vecchio fosse a conoscen za del fatto che tori e cavalli venivano ora usati per attingere acqua dai pozzi. Andò dal vecchio e gli disse: "Amico mio, non sai che c'è ora una nuova invenzione? La gente attinge acqua dai pozzi con l'aiu to di cavalli e tori. Perché lo fai tu?". Il vecchio replicò: "Parla pia no, ho paura che il mio giovane figlio ti ascolti". Confucio chiese: "Cosa vuoi dire?" Il vecchio rispose: "Sono al corrente di queste in venzioni, ma non voglio che mio figlio perda il contatto con la fa tica fisica, perché perderebbe anche il contatto con la Vita".
giovedì 4 novembre 2010
Solitudine
Il guerriero cammina solo lungo la Via......è doloroso ma non riesce a fare diversamente, perchè un vero guerriero, non scende mai a compromessi, non sceglie il sicuro, non sceglie la massa, non sceglie la via più facile...è per questo che spesso li vedrete da soli lungo la Via a camminare mentre le lacrime scorrono sul loro volto...
domenica 10 ottobre 2010
I post dei guerrieri: il distacco
C’é una lezione molto fraintesa dello Zen e di molti modi simili di affrontare la vita come lo Stoicismo o il Buddhismo. Questa lezione è la lezione del distacco. Secondo questo fondamento di molte dottrine, la libertà sta nel non essere legati al mutare della realtà.
Ti succede qualcosa di brutto, o perdi qualcosa di buono. Ma non devi preoccuparti: perché qualcos’altro di buono arriverà prima o poi. Arriva sempre.
Questo modo di pensare può essere giusto. Ma non sempre sano. Perché l’aspetto negativo del distacco è solo la superficie del concetto. Se ci si ferma alla superficie si resta intrappolati in un inferno dove niente ha valore! Non vale la pena di sbattersi per difendere alcunché! Perché faticare se tanto tutto è caduco e tutto perisce?
Un insegnamento buddhista vede la vita come un ponte e chiama stolto chi vi costruisce la casa. Ma ciò che non dice è che parimenti stolto è chi attraversa questo ponte di fretta. Senza essere presente.
La teoria del distacco è proprio questo: essere eternamente presenti. Dove eterno non vuol dire ‘per sempre’ ma ‘in ogni attimo’. Significa godersi le cose belle e soffrire per le brutte, senza preferire le une alle altre. Significa viverle davvero perché liberi dalla paura che cambiando possano morire.
Secondo il distacco se hai una cosa bella non è niente per cui affliggersi nel caso in cui non ci sia più. Ma non vuol dire che non abbia valore! Bensì che in questo modo sei totalmente libero di decidere cosa abbia valore e cosa no. Senza la paura di sbagliare o di perdere.
Le cose belle sono uniche: preservale. Anche se ne dovessi vivere un milione. Le cose brutte sono uniche: vivile ad occhi aperti e impara. Ma non programmare di causarti le une o le altre con leggerezza. Perché la preferenza è il primo, tenero germoglio dell’attaccamento.
giovedì 30 settembre 2010
Grazie
martedì 28 settembre 2010
Direzione e mutamento
Il Tao è la via, la direzione....non è un modo di dire, ma l'iconografia tao (che non è il diffusissimo simbolo bianco e nero ma invece un cerchio) significa direzione...ogni qual volta cominciamo qualcosa, andiamo verso una direzione quello è il tao, mentre ogni volta che cambiamo direzione, ogni volta che c'è un cambiamento quello è il bagua...quindi ognuno di noi, qualunque arte marziale pratichi trova nella sua pratica il tai chi e il bagua, ogni volta che va verso una direzione e poi fa un cambio della stessa.
mercoledì 22 settembre 2010
............
martedì 21 settembre 2010
lunedì 20 settembre 2010
Affacciarsi a nuovi mondi: comportamento animale
Il puma: un felino timido e pericoloso
domenica 19 settembre 2010
Chiacchiere tra guerrieri: discutendo della via attorno ad un tè fumante...
E' settembre, tempo di ricominciare la pratica oppure per chi non l'ha mai smessa di affrontare un nuovo anno, un nuovo ciclo di insegnamenti, e mi chiedevo (cercando dentro di me) con quale spirito affrontare la cosa.
Inizialmente quando muoviamo i primi passi nella Via tutto sembra bello, curioso, divertente poi man mano che ci addentriamo vediamo molti compagni che lasciano, altri che assumono uno spirito negativo lasciandosi corrompere dalla competizione, dalla ricerca dei risultati facili e poi abbiamo gli istruttori, i Sifu, i Sensei che vista la loro natura mortale alle volte sbagliano e alimentano le fiamme della maldicenza e dell'insoddisfazione.
Per questo nuovo ciclo di studi non mi pongo traguardi particolari, semplicemente voglio restare nella Via fermo come una montagna e flessibile come un ramo al vento: la cosa più difficile a quanto pare..
Quando avevo tre anni..mia madre mi presentò agli elementi.....
venerdì 17 settembre 2010
Preghiera di Yellow Lark, capo indiano Sioux
e il cui respiro dà vita a tutto il mondo, ascoltami.
Vengo davanti a te, uno dei tuoi tanti figli.
Sono piccolo e debole:
ho bisogno della tua forza e della tua saggezza.
Lasciami camminare tra le cose più belle
e fa’ che i miei occhi ammirino il tramonto rosso e oro.
Fa’ che le mie mani rispettino ciò che tu hai creato,
e le mie orecchie siano acute nell'udire la tua voce.
Fammi saggio,
così che io conosca le cose che tu hai insegnato,
le lezioni che hai nascosto in ogni foglia, in ogni roccia.
Cerco forza,
non per essere superiore ai miei fratelli,
ma per essere abile a combattere
il mio più grande nemico: me stesso.
Fà che io sia sempre pronto a venire con te,
con mani pulite e occhi diritti,
così che quando la vita svanisce
come la luce del tramonto,
il mio spirito possa venire a te senza vergogna.